domenica 13 dicembre 2015

Incontro pubblico "difendiamo la Costituzione" - resoconto


In sintesi una breve cronaca dell' Assemblea di giovedi 10 dicembre- data di ricorrenza della Dichiarazione universale dei Diritti Umani- che ha fatto il punto sulle contromisure da prendere per contenere e spezzare l' attacco alla Costituzione Repubblicana, portata avanti con inusitato decisionismo dal premier Renzi, una persona che, nelle parole usate dal professor Barberis nel suo intervento, "in un paese normale avrebbe potuto al massimo fare il rappresentante per le PR in un biscottificio..."

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Nella sala del CRAL dei Lavoratori Portuali, che nel loro piccolo si sono difesi bene a suo tempo dal venire privati di questa struttura, quando essa come tante altre divenne oggetto di mercato ed occasione di svendita per soddisfare cupidigie altrui,




si sono cosi' confrontati su questo tema Francesco Campanella senatore ex M5S ora del gruppo parlamentare "Altraeuropa con Tsipras", il prof. Mauro Barberis docente di diritto all' Università di Trieste e -soprattutto- Lidia Menapace. la cui vita, sin dalla gioventù ha coinciso ed ha camminato, con la lotta per la rinascita democratica dell' Italia e dell' Europa, oppresse dal nazifascismo e martoriate dalla guerra.

Una lotta, la sua, ed un impegno politico e civile, esemplare e di specchiata coerenza, il cui percorso prosegue - oggi nelle file dell' ANPI- con rinnovato vigore e tenacia.



Nel suo intervento, oltre ad auspicare la costituzione, la piu' larga ed inclusiva possibile del Comitato Locale, Lidia ha brevemente ricordato le discriminanti sui cui la Costituzione del 1947 era stata pensata, e successivamente stabilita: il superamento della monarchia, l'effettiva uguaglianza delle persone (non solo giuridica, ma il voto alle donne fu il primo passo in quella direzione) , il fondamento ideale dato dal lavoro come strumento di emancipazione sociale, ed infine la sovranità popolare.

Per difendere oggi la Costituzione che Renzi vuole distruggere, proprio a partire da questi capisaldi, occorre quindi non solo la consapevolezza del pericolo, per le conseguenze che ne deriverebbero e che le persone patirebbero- purtroppo alcuni danni sono già stati fatti (jobact, cd "Buona Scuola", Sblocca Italia, Italicum/legge elettorale,soppressione province, abolizione senato, etc), ma saper reagire adeguatamente, da qui la necessità di costruire i Comitati per la Difesa della Costituzione, città per città, come vere espressioni popolari, costituiti da persone in carne ed ossa, cittadini/e, comitati associazioni, organizzazioni sindacali, partiti, insomma associazioni e realtà sociali, rappresentativi - e non testimoniali o autoreferenziali-della complessità che la società civile oggi declina nelle piu' svariate articolazioni.

"C'è un connubio inscindibile tra Repubblica e Costituzione - ha continuato Lidia - che si invera anche in momenti celebrativi che però vanno sottratti alla retorica e recuperati per le finalità con cui originariamente vennero istituiti, il 2 giugno ad esempio, non puo' essere la giornata delle Forze armate, ma tornare ad essere una giornata di festa popolare,di esaltazione dei valori di pace e libertà per cui la democrazia venne riconquistata. Come si fa a Parigi il 14 luglio. Pensiamo ad una giornata in cui nelle città si occupano gli spazi verdi, i giardini, si fanno i pranzi, si invitano al desco i migranti, ci siano accoglienza e spirito di fraternità,sottraendosi a logiche celebrative, retoriche o peggio, che snaturano e impediscono di pensare all' idea di liberazione e progresso civile per cui allora quella Costituzione era nata. In ogni città dobbiamo coinvolgere l'ANPI per cominciare tutti assieme un percorso sino ad arrivare nei prossimi mesi ad una CONVENZIONE NAZIONALE per un grande referendum che sconfessi con un sonoro NO la controriforma di Renzi".

Per il sen. Campanella il momento politico è "molto brutto" ed il giudizio politico sull'operato di Renzi, che sulla Costituzione non si limita a manomettere, ma punta ad una sua mutazione regressiva, è di preoccupazione anche per la debolezza, o la pochezza, di quanti gli si oppongono nelle istituzioni, essendo di fatto il Parlamento ormai espropriato di ogni potestà e facoltà, legislativa, normativa, di controllo.



La cosiddetta riforma che riguarda la legge elettorale ed il senato sono un IRCOCERVO, chè nemmeno di sterzata "liberale" si puo' parlare, visto il disegno che vi è dietro.

Sulla legge elettorale di Renzi, che è una sorta di Porcellum 2.0, basti dire che consegnerebbe il paese, con un peso percentuale di consenso ricevuto da una coalizione, anche al di sotto del 50% di quanti oggi si recano a votare (ma la stima è in ulteriore discesa), e con un premio di maggioranza abnorme, di fatto ad un premier, ad un uomo solo al comando, che potrebbe - anzi senza condizionale, potrà - influire sugli altri organi istituzionali dello Stato, dal CSM al Senato,alla Presidenza della Repubblica.

Una sorta di Premierato da cui sarebbe bandita ogni forma di democrazia, di bilanciamento dei poteri, di controllo degli altri organi costituzionali, mentre intanto continuano, con particolare accanimento, tutte quelle revisioni giuridiche che, auspici i poteri forti del paese, convergono sull'obiettivo di quella MUTAZIONE DELLA REPUBBLICA che Renzi si è prefissato di realizzare."

Ovviamente - ha continuato il sen. Campanella nella sua esposizione - "in assenza di una informazione che dia veramente notizia di quanto avviene, dunque in assenza anche di qualche critica compiuta su questa vicenda, tutto il nostro lavoro diventa piu' difficile, e la comprensione dell' opinione pubblica o latita o non si traduce in ripulsa o critica o opposizione per quanto accade. Poi magari si legifera sull' onda di indignazioni popolari o per emotività sociali piu' o meno giustificabili, vedi la recente legge sull' omicidio stradale col risultato di fare leggi pessime con risvolti grotteschi".

Il prof. Barberis, docente all' Università di Trieste ha infine ricordato come siano già partiti i ricorsi contro l' Italicum, e sulla necessità di fermare il cd " riformismo", che tale non è, ma certamente è una forma ossessiva/ compulsiva di manifestazione patologica dell' esercizio del governare, servirà un impegno di lunga lena.



"Oltretutto quelle di Renzi sono riforme che non migliorano le condizioni di vita delle persone ma, anzi in alcuni casi, acuiscono situazioni già di disagio, e che però portano a far credere all' opinione pubblica che il premier stia lavorando per i cittadini, se si ricorda la sua dichiarazione sull' argomento (" faremo una riforma al mese") si è portati a pensare non ad una sua generica avversione verso l' immobilismo (statuale, burocratico, istituzionale, che forse per alcuni periodi della vita politica nel paese c'è stato) ma appunto una ossessione che poi si traduce negli attentati alla Costituzione che registriamo."

Il giudizio del prof Barberis, infine è che la legge elettorale presenti piu' di una caratteristica di incostituzionalità, che il Senato, nel disegno renziano, assomigli piu' a un dopolavoro che a un organo costituzionale che eserciti la funzione legislativa, e che, lungi da dare voce e visibilità al regionalismo, comporterà una abdicazione, ed uno snaturamento della funzione originaria con cui i padri costituenti lo avevano concepito. " Quindi dovremmo andare a contestare questa deriva con il referendum."

All' incontro, cui hanno partecipato una cinquantina di persone, erano presenti il segretario della NCCdL CGIL Adriano Sincovich, che ha garantito l' appoggio ed il sostegno alle prossime iniziative e per il percorso referendario,mentre il neosegretario dela FIOM CIGIL, Sasha Colautti, ha spiegato alla platea come ormai, in piu' di qualche realtà industriale, la Costituzione e la democrazia, restino fuori dai cancelli, Alessandro Capuzzo del Comitato Pace, - tra gli organizzatori dell' evento, assieme a Geni Sardo del Comitato Nazionale de"L'AltraEuropaconTsipras",- dopo aver ricordato i pericoli di guerra, ed i venti che soffiano in questa direzione anche per diretta responsabilità del governo, ha letto la dichiarazione di adesione degli avvocati Mocnik e Campanotto - quest' ultimo presente in sala ha portato un breve cenno di saluto ricordando la specificità ed il valore, per una regione plurilingue come la nostra, dell' art.6 della Costituzione-, di condivisione dello spirito dell' iniziativa nazionale e delle finalità ch' essa si propone ; ancora : MariaTeresa Mecchia, intervenuta a nome del Comitato LIP di Trieste ha stigmatizzato le difficoltà in cui oggi si trovano, grazie alla pessima legge sulla scuola, docenti, genitori e studenti, anche a reagire sui punti piu' detestabili della "riforma" imposta da Renzi, quindi Luciano Ferluga del Comitato DaniloDolci ha ricordato l' appuntamento del 1 gennaio, per la pace,e Paolo Angiolini, lavoratore RAI, dello SLC CGIL ha convenuto sugli ostacoli che oggi incontra una voce fuori dal coro che voglia misurarsi a descrivere ed a informare compiutamente e criticamente, in rapporto con l' attuale assetto massmediatico.

La sollecitazione è infine stata quella di darsi da fare, per dare gambe e per costruire un programma di lavoro per le prossime tappe che il Comitato dovrà affrontare, a breve quando sarà stabilito il percorso referendario.

I lavori sono stati moderati da Stefano Borini, già segretario della Fiom Cgil.

Una sola, incresciosa sbavatura,che per dovere di cronaca, non si puo' omettere, ma che va riportata: è successo infatti che nell' organizzazione, nella parte relativa alle modalità di svolgimento dei lavori e del tempo concesso ai relatori ed agli intervenuti, non si sia trovato il tempo per dare la parola al segretario provinciale del PRC, oltretutto l' unico segretario di partito presente nella sala, di un partito perdipiu', che da tempi non sospetti si è sempre esposto e che da sempre ha fatto propria la battaglia per la difesa della Costituzione.

Sbadataggine o inconveniente che sia stato, chi scrive si sente in dovere di esprimere,con queste ultime righe, il non formale rammarico per quanto accaduto e l' augurio che in futuro, episodi del genere, non abbiano da ripetersi.

Nella convinzione che abbiamo bisogno della voce e della presenza di tutti e tutte, perchè la democrazia poi si invera anche in questi piccoli ma non secondari dettagli.


Marino Calcinari
APCS
Associazione Politica per la Costituente della Sinistra

giovedì 3 dicembre 2015

giovedì 10 dicembre 2015, ore 17 - difendiamo la Costituzione




La Costituzione è sotto attacco

difendiamola con il referendum




INCONTRO PUBBLICO

giovedì 10 dicembre 2015, ore 17

Trieste, Stazione Marittima, Molo Bersaglieri

Sala CRAL (accesso sul lato sinistro)









Relazioni introduttive:

Lidia Menapace – partigiana
Gli elementi fondanti della Costituzione italiana uscita dalla Resistenza”

Franco Campanella – senatore Lista Tsipras
I lavori parlamentari e la demolizione sistematica della Carta”

Mauro Barberis – docente di diritto presso l’ Università degli Studi di Trieste
Il riformismo compulsivo di Renzi”

Intervento:
Adriano Sincovich – Segretario della NCCdL CGIL di Trieste

Moderazione:
Stefano Borini – FIOM CGIL

Segue dibattito aperto al pubblico




Lidia Menapace, portavoce della Convenzione permanente di donne contro le guerre. Partigiana, femminista, co-fondatrice del Manifesto, già senatrice della Repubblica eletta nel 2006. Autrice di numerosi libri, i più recenti dei quali: Un anno al senato – Lucido diario di fine legislatura (2008), A furor di popolo (2012) e Io, partigiana (2014).



Francesco Campanella, senatore di Altra Europa con Tsipras. Funzionario della Regione siciliana, sindacalista della FP Cgil. Eletto in Sicilia col M5S, espulso perché critico. Eletto nel Comitato Nazionale dell'Altra Europa con Tsipras.
Componente della prima commissione Affari Costituzionali del Senato. Ha il sito web www.francescocampanella.org




Mauro Barberis, ordinario di Filosofia del diritto all'università di Trieste, è autore di una trentina di libri fra cui Libertà (1999), Europa del diritto (2008) e, con Luigi Ferrajoli, Dei diritti e delle garanzie (2013). Tiene blog sui siti del Fatto Quotidiano e di Micromega. Ha firmato il ricorso anti-Italicum presso il Tribunale di Genova.


Comitato Difesa della Costituzione Trieste - La Via Maestra
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