domenica 14 febbraio 2016

BRATSKA PISMA - LETTERE FRATERNE




“anche le idee sono contente quando gli esseri umani si incontrano”



L’Associazione Tina Modotti e il Comitato Srebrenica (Trieste)

invitano alla presentazione del libro

BRATSKA PISMA / LETTERE FRATERNE


epistolario Izet Sarajlić – Erri De Luca
edizione originale Libreria Dante & Descartes, Napoli, 2007
edizione in b-hr-s Preporod, Zagreb, 2015
 
Casa del Popolo - via Ponziana, 14 -Trieste
venerdì 19 febbraio
ore 20.00

Palestina, storia di una terra

Siete invitate/i a questi incontri.
Un caro saluto,

Gianluca Paciucci




“anche le idee sono contente quando gli esseri umani si incontrano”



L’Associazione Tina Modotti 
organizza 


quattro incontri su

Palestina, storia di una terra 
di  musulmani, cristiani, ebrei
a cura di Giorgio Stern



Casa del Popolo
via Ponziana, 14 - Trieste


Mercoledì 17 febbraio ore 20.00
[Dal passato al 1917] la Palestina della convivenza – Petrolio

Mercoledì 24 febbraio ore 20.00
[1918  - 1948]  Colonialismo – Rivolta - Terrorismo sionista

Mercoledì 2 marzo ore 20.00
[1948  - 1987]  La Nakba (catastrofe) – Israele – Intifada

Mercoledì 9 marzo ore 20.00
[1987  -  oggi]  I “colloqui di pace” – Arafat e Rabin – Apartheid


ingresso libero - incontri programmati su 60 minuti

venerdì 12 febbraio 2016

ultimo saluto a Giulio Regeni

giro l' articolo di Tommaso Di Francesco, condirettore del Manifesto, con cui ho partecipato ai funerali di Giulio Regeni a Fiumicello assieme a tanti altri compagni/e di Trieste giunti alla spicciolata ed in maniera del tutto anonima, ma rispettando le volontà dei genitori... e nella consapevolezza di voler condividere quanto essi hanno ribadito in questa tragica circostanza, l'esigenza di fare del bene, come il loro figlio avrebbe voluto, e penso che solo questo potrebbe bastare a dare un senso al suo sacrificio.


marino calcinari




Fiumicello (Flumisin) ieri era immobile nell'attesa dell'ultimo saluto a Giulio Regeni.

Qui le vie si chiamano Primo maggio, Fratelli Rosselli, Antonio Gransci, Falcone e Borsellino. La centrale via Gramsci a un certo punto è stata bloccata per due ore per permettere l'afflusso. Lutto non solo cittadino ma di tutta la provincia di Udine che ha fermato per un'ora ogni attività. Questo è il paese originario e di vita di Giulio Regeni che ieri, dopo la straordinaria, partecipata e silenziosa cerimonia, è come se fosse tornato per stare assieme alla sua famiglia. A riattraversare i luoghi da dove partiva per le sue ricerche sul mondo.

Un cielo livido, poca pioggia ma tanto freddo. Anche la rabbia sembrava fredda. Un piccolo squarcio di sole incredibile s'è intravisto a pochi minuti dall'inizio della cerimonia d'addio

Tanti, tantissimi dentro la palestra disposta per l'onoranza funebre. Tanti, tantissimi fuori. Tra il pianto e l'incredulità delle persone colpite al cuore da questa morte che ha squassato ogni casa.

Noi c'eravamo, per testimoniare “di persona”, così aveva chiesto del resto  la famiglia perché tutti abbandonassero vessilli e simulacri per restare semplicemente umani. 

Per testimoniare il dolore che noi proviamo per la sua così crudele e tragica scomparsa. Perché sentiamo la perdita di Giulio come una ferita nostra, un delitto che, per tante ragioni, ci ha direttamente colpito.

Fuori ancora nel freddo, arrivavano le parole dell'altoparlante di chi salutava Giulio Regeni dentro la palestra, frammiste all'aria aperta a quelle immediate e a mezza bocca di chi quasi ammutoliva e piangeva. Maledetti, nemmeno i nazisti si accanivano così contro un corpo inerme, contro un giovane innocente in cerca di verità e giustizia. Ma “per cambiare il mondo”, hanno insistito ragazze e ragazzi accanto.

Un lungo addio che ha voluto tracciare ancora una volta una strada di pace, con i rappresentanti della comunità musulmana e di quella ebraica uniti nella preghiera. Facendo sgombra la via del perdono e della riconciliazione, con la disperata compostezza della famiglia, con le parole, italiane e inglesi, di chi è venuto da vicino e da lontanissimo a salutarlo. E tanti giovani, mai così tanti e tutti uniti a dire: “Non è giusto”.

Addio Giulio, sarà impossibile dimenticarti. Faremo della ricerca della verità e della giustizia su questa giovane vita spezzata da crudeli assassini, una ragione in più per esistere e resistere. Con questa promessa, anche nell'amarezza dei malintesi che siamo sicuri di chiarire assieme, abbracciamo Claudio Regeni e Paola Deffeni, i genitori di Giulio, con tutta la famiglia. 

Restiamo umani.     


Tommaso Di Francesco


giovedì 11 febbraio 2016

19 febbraio 2016, San Giorgio di Nogaro - Evitare le catastrofe climatica?

Riceviamo da Udine e volentieri pubblichiamo:


(click sull'immagine per ingrandirla)

Tempo di lupi e di comunisti

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Carissim@,


Il Circolo Che Guevara di Trieste ha organizzato per martedì 23 Febbraio prossimo alle ore 17.30 nella Libreria Antico Caffe’ San Marco, la presentazione del libro di VERA PEGNA 

“TEMPO DI LUPI E DI COMUNISTI” 

edito da Il Saggiatore

Il libro racconta la  storia di una ragazza che a Caccamo (Palermo) sfidò la Mafia. Sullo sfondo di una Sicilia rurale e remota, eppure così familiare, di morti sparati e silenzi colpevoli, il libro è la storia vera di una donna vulcanica e agguerrita, di un Peppino Impastato al femminile che non ha mai smesso di combattere a fianco degli oppressi, per cercare la verità.

Alla presentazione sara presente l’AUTRICE che dialogherà con Daniele Amati e Gabriele Pastrello.

Spero di vedervi e vi chiedo la cortesia di far conoscere questa iniziativa a tutti gli interessati.

Cordiali saluti, Riccardo Devescovi.


(click sull'immagine per ingrandire)

lunedì 8 febbraio 2016

16 febbraio 2016 Presentazione del volume "Sfascismo costituzionale"

Circolo della Stampa di Trieste, Corso Italia 13

martedì 16 febbraio 2016, 
con inizio alle ore 17:30

Presentazione del libro di Giulio Ercolessi  

"Sfascismo costituzionale.
Come uscire vivi da un azzardo politico temerario. Una proposta liberale", 
Aracne Editrice, Roma.



Parteciperanno, assieme all’autore, il prof. Mauro Barberis e l’avv. Andrea Bitetto e, con un messaggio video registrato, il prefatore Sir Graham Watson.

Introduce il Presidente del Circolo della stampa, Pierluigi Sabatti.


Un pamphlet di critica argomentata che parte dalle proposte renziane di riforma costituzionale e si pone tra gli obiettivi quello di suggerire soluzioni alternative rispettose delle garanzie delle libertà costituzionali. Un libro in cui si cerca di capire come mai il governo Renzi abbia scelto di concentrarsi sulla riforma del Senato e sulla legge elettorale quando l'Italia boccheggia in un clima di aridità culturale, economica, lavorativa.

Dalla quarta di copertina: «Nell’Italia di Renzi e di Berlusconi chi difende il costituzionalismo liberale viene paradossalmente considerato un nostalgico delle culture politiche dei partiti di massa della cosiddetta “Prima Repubblica”. Questo libro è dedicato a chi non capisce perché la riforma costituzionale ed elettorale del governo Renzi costituisce un grave pericolo per il futuro della democrazia liberale e delle libertà costituzionali degli italiani e cerca di delineare una proposta liberale alternativa, praticabile e realistica. Se questa proposta non sarà presa in considerazione, questo libro potrà contribuire a fornire argomenti alla campagna per il NO nel referendum costituzionale».

Giulio Ercolessi (Trieste, 1953) è membro dei board del European Liberal Forum, che raccoglie i centri studi facenti capo al partito liberale europeo ALDE, e del European Humanist Federation, che riunisce le organizzazioni laiche europee. In gioventù è stato un dirigente nazionale del Partito radicale e suo segretario nazionale nel 1973-74, nonché consigliere comunale a Trieste ai tempi delle controversie sul Trattato di Osimo. Ha abbandonato la politica attiva nel 1982. Ha collaborato a lungo alla rivista Critica liberale, al mensile Confronti, al quotidiano di Genova Il Secolo XIX, a MicroMega e all’edizione italiana di Lettera Internazionale. Nel 2009 ha pubblicato il volume “L’Europa verso il suicidio? Senza unione federale il destino degli europei è segnato” (Edizioni Dedalo).

Mauro Barberis (Genova, 1956), dopo aver insegnato a Genova e Bologna, è ordinario di Filosofia del diritto presso l’università di Trieste. Fra i suoi lavori, Benjamin Constant (Il Mulino, 1988), L’evoluzione nel diritto (Giappichelli, 1998), Libertà (Il Mulino, 1999), Etica per giuristi (Laterza, 2006), L’Europa del diritto (2008), Giuristi e filosofi (Il Mulino, 2011), Dei diritti e delle garanzie (Il Mulino, 2013, con Luigi Ferrajoli). Dopo aver collaborato con L’Unità, è editorialista del Secolo XIX, membro del Comitato di direzione della rivista Il Mulino e del Comitato di Presidenza della Fondazione Critica liberale. Tiene blog sui siti del Fatto quotidiano e di Micromega.

Andrea Bitetto (Roma, 1975), avvocato e dottore di ricerca in sistemi giuridici comparati ed europei, membro del direttivo di Società Libera, socio ordinario del Centro di Ricerca e Documentazione Luigi Einaudi di Torino. Cura per Linkiesta il blog "La pelle di zigrino". Ha curato per gli anni 2013, 2014, 2015 il Rapporto sulla Giustizia in Italia, pubblicato annualmente da Società Libera nel Rapporto sulle liberalizzazioni in Italia.

Il prefatore del libro, Sir Graham Watson, è stato fino allo scorso novembre, per i due mandati previsti come termine massimo dallo statuto, il Presidente dell’ALDE, il partito europeo che riunisce i partiti liberali europei.

martedì 2 febbraio 2016

Flores - Il genocidio degli Armeni, 5 febbraio


Venerdì 5 febbraio - ore 18:00

PRESSO LA LIBRERIA LOVAT
Viale XX 20 Settembre, c/o stabile OVS, 3° piano - TRIESTE

MARCELLO FLORES presenta il suo volume IL GENOCIDIO DEGLI ARMENI (Il Mulino, 2015)

(Click sull'immagine per ingrandirla)


L’autore prende le mosse dal declinare dell'Impero ottomano e mostra come, già sul finire dell'Ottocento, i governanti turchi mettano in opera un piano per insediare in Anatolia i loro concittadini espulsi dai territori perduti dell'Impero. Durante la prima guerra mondiale il governo ultranazionalista dei Giovani turchi compie la scelta di turchizzare totalmente l'Anatolia e decide di deportare e di sterminare la minoranza armena che viveva lì da secoli.

L'iniziativa è organizzata dalla Associazione "Tina Modotti", dal Circolo de Il Manifesto "Raffaele Dovenna" di Trieste e dal Comitato Srebrenica.

Modera l'incontro Gianluca Paciucci.


MARCELLO FLORES è docente di Storia dei diritti umani e Storia della cultura presso l'Università di Siena. Già docente presso l'Ateneo triestino, ha pubblicato “Il secolo-mondo" (2005), "Storia dei diritti umani" (2007) e "Traditori. Una storia politica e culturale" (2015);  ha inoltre curato il volume "Stupri di guerra. La violenza di massa contro le donne nel Novecento" (2010).