L' assemblea regionale
indetta da SEL ed a cui hanno partecipato Claudio Riccio (ACT) ,
Alfredo D' Attorre (SI) e Serena Pellegrino(SEL) ha richiamato in
Sala Aiace oltre un centinaio di persone ed è stata arricchita ,
oltre che da un non formale dibattito, che ha coinvolto molti
partecipanti , dall'intervento del sindaco di Udine Furio Honsell
che senza mezzi termini , intervenendo all' apertura dei lavori , ha
invitato la platea a diffidare ed a contrastare l' attuale “
totalitarismo degli interessi privati che oggi mette in ginocchio il
welfare, la democrazia, i diritti dei cittadini” .
L' assemblea è stata
presentata da Marco Duriavig , coordinatore regionale di Sel
ed ha fatto perno sulla declinazione di tre concetti: L' agire
politico tramite la riappropriazione di una autonomia (di pensiero)
dal PD ; l' alternativa al modello neoliberista a cominciare da
quello economico ; la radicalità come ritorno alla concretezza della
pratica politica ed alla comprensione dei fenomeni sociali , nella
consapevolezza che prima vengono le persone e che l' iniziativa
politica non possa prescindere dal misurarsi sul tema dell' Europa,
- e con le contraddizioni in cui essa si agita , indebolita dallo
strapotere della finanza e dal riapparire di nuovi confini - ed
indicare per essa una strada diversa..
“ La necessità di
reagire con efficacia non puo' oggi non essere sorretta se non
riconnettendo le diverse esperienze dell' agire collettivo,
rivolgendo uno sguardo critico al nostro recente passato, quindi
unire le esperienze migliori della sinistra italiana . “
Per svolgere il proprio
intervento Claudio Riccio ha utilizzato una metafora teatrale
: “Se la politica è diventato un teatro
dove prevalgono i brutti spettacoli , noi non possiamo rassegnarci ad
essere spettatori di questa brutta politica , bisogna rompere questo
quadro e irrompere sulla scena”.
Che vi sia questa
necessità è evidente , tanto piu' se oggi il disorientamento
causato dalla cattiva politica non permette all' opinione pubblica
nemmeno piu' di distinguere i rapporti tra causa ed effetto e la
stessa valutazione sul decorso del governo ( le recenti nomine a
rafforzamento del sottogoverno nell' esecutivo NdR) sono ben
oltre il politicismo storicamente acquisito del manuale Cencelli ,
non è la “politica politicista” , ma qualcosa di molto peggio; è
l' avveramento di una prassi falsamente innovativa che comporta la
distruzione di diritti, lavoro, ambiente, cultura , che smantella la
democrazia e fa leva sulla diseguaglianza sociale che le politiche
neoliberiste attuate da Renzi hanno disseminato nel paese e contro
cui oggi serve una vasta mobilitazione.
Il compito è
impegnativo e Riccio rivolge una domanda niente affatto retorica ai
presenti , su come oggi possa ricostruirsi un partito, riprendendo in
parte l' auspicio e le indicazioni che Duriavig aveva citato nell'
introduzione ai lavori: il compito che ci si assume è certo
impegnativo ; e la sola certezza che si ha è quella che il 19,
20, 21 febbraio a Roma , ci sarà un' assemblea nazionale che
stabilirà un percorso costituente .
Da qui riparte
iniziando il suo intervento, il deputato ex PD Alfredo d'
Attorre , innanzitutto con la precisazione che “ non si
tratterà di assemblaggio di ceti politici , ma un vero percorso
aperto di costruzione di una forza politica che a Roma muoverà il
primo passo”.
Poi nel ribadire , come
a fugare dubbi e domande sospese a mezz' aria che vi sarà in
questo processo la piena sovranità del singolo iscritto ,
allorquando il Comitato promotore che sarà individuato dall'
assemblea di Roma , ritornerà sui territori per verificare , in
piena sintonia con le persone , la praticabilità dell' insediamento
sociale della nuova forza politica , che D' Attorre immagina come una
sinistra larga , che non cede alla deriva settaria, ma che si pone
come alternativa al PD che sta diventando il partito della nazione e
che soprattutto inizia sin da oggi a misurarsi nella battaglia per
difendere la Costituzione.
L' on. Serena
Pellegrino ,Vicepresidente della Commissione Ambiente della
Camera , ha quindi riferito , della degenerazione progressiva in
cui il renzismo ha fatto precipitare il Parlamento , sottraendo all'
organo legislativo per antonomasia la sua principale facoltà ed
ascrivendone la funzione di fatto al governo ( o a una sua ristretta
cerchia) che procede ed impone la logica dei decreti e della loro
mera ratifica senza discussione e confronto di merito.
Tutto cio' non solo
mortifica il ruolo sociale ed istituzionale che il parlamentare è
chiamato a svolgere come rappresentante del popolo e della nazione,
ma nel dispregio delle prassi democratiche tale mutazione è anche
concausa della disaffezione del cittadino al voto, dell'
astensionismo e della dilagante sfiducia verso le istituzioni .
“ Eppure è da
questo punto di caduta che la sinistra deve ripartire se si vuole dar
modo ai cittadini di riprendersi la rappresentanza.”
Spetta alla sinistra
rimotivare le persone , riportarle al voto.
Nel suo intervento l'
on. Pellegrino ha ricordato tra le tante iniziative prodotte quella
dell' istituzione di una Commissione Parlamentare d' inchiesta,- di
fatto mai decollata- per fare luce sulla vicenda , e restituire
dignità , alla vita ed alla memoria del nostro conterraneo
Pierpaolo Pasolini, ed ha citato non casualmente la sua ultima opera
,”Petrolio”, ( pubblicata postuma nel 1992 , perchè interdetta
e censurata sino allora dai poteri forti ) , con riferimento alle
molte analogie tra le vicende di ieri e quelle di oggi, a
dimostrazione di come un sistema di potere, oscuro e violento ,
riesca a perpetuarsi e ad imporre il suo dominio, spesso in modo
palese col consenso popolare-la DC degli anni'60-'70 del secolo
scorso - , ma altrettanto ed ancor piu' spesso in modo piu' diretto e
subdolo – riferendosi alle conclusioni del COP 21 di Parigi sul
clima , ed al ruolo della multinazionali petrolifere- avvalendosi
delle opportunità legislative che governi , benevolmente
condiscendenti, rilascia ad esso ed alle entità di interessi forti
di cui esso è espressione ; in questo caso il governo Renzi s'è
speso tantissimo, in piu' circostanze e in diverse situazioni, e
soprattutto attraverso lo SbloccaItalia ha cercato di indirizzare una
svolta profonda per favorire asfalti e cemento , ma ora “ con la
possibilità data dal referendum contro le trivellazioni, un
referendum che Renzi ed i suoi temono , tanto piu' se venisse
accorpato alla scadenza elettorale di giugno, sarebbe possibile
infliggere una significativa battuta d' arresto a queste politiche.”
Nel dibattito che è
seguito ha preso la parola un iscritto del PD , docente universitario
alla Facoltà di Legge dell' Università di Udine , che non solo si
è espresso contro l' abnormità della manomissione della
Costituzione operata da Renzi , ed ha detto che voterà No al
referendum , ma ha spiegato , nel massimo di attenzione da parte
dell' assemblea , le modalità perverse con cui il governo ha
modificato la prassi legislativa , e l' obbrobrio rappresentato dall'
ipotesi di un Senato di cui ancora non è chiaro né il ruolo, né la
funzione , nè la stessa composizione e le modalità e
caratteristiche ed attribuzioni che gli sarebbero riconosciute ,il
tutto in un quadro alterato dal carattere incostituzionale del
Parlamento stesso (in quanto i parlamentari risultano eletti con una
legge di cui la Corte Costituzionale ha riconosciuto la palese
incostituzionalità) e dall' incombenza di una legge elettorale ancor
piu' pessima: “ una porcheria insomma “, ha concluso,tra
gli applausi dei presenti.
Gli altri interventi
hanno ripreso questo argomento ed unanime è stata la proposta di
intervenire, costruendo dovunque i COMITATI PER IL NO, per
difendere la Costituzione , quella della Resistenza e
dell' Antifascismo, la copia originale del 1947, non quella deformata
dagli interventi sull' art.81 del pareggio di bilancio, sugli
attacchi al diritto del lavoro, sulla articolazione democratica dello
Stato che si riparte in Regione , province e comuni.
E' stata convinzione
unanime che la democrazia non puo' essere considerata come un costo
economico , cui vanno ridotte le spese e mortificata la qualità ,
tanto piu' quando nel paese il vero spreco è dato dalle
privatizzazioni che hanno allargato a dismisura la forbice tra
retribuzione del lavoro dipendente e lo superstipendio del ceto
manageriale , cio' ha fatto crescere la disuguaglianza sociale, ed i
tanti fenomeni ad essa correlati, evasione fiscale, corruzione ,
microcriminalità , nuove povertà.
Contro questa deriva di
civiltà non si puo' fare argine se non attraverso una grande
iniziativa politica diffusa , in grado di riaggregare quanto/i la
crisi ha diviso; nell' intervento di Alessandro Metz , che ha
manifestato ottimismo sulla possibilità che l' assemblea di Roma
possa essere un segnale di rinnovato protagonismo sociale sui temi
del reddito,dell'accoglienza, dell' inclusione “che costruisca
legami sociali e solidarietà” , è stato apprezzato l' invito
a non indugiare , ad andare a Roma , perchè “ognuno puo' essere
protagonista”.
Lucio
Tollis ,
insegnante , di Tarcento, ha ribadito anch' egli nel suo intervento ,
oltre alla preoccupazione per quanto accade oggi in Europa,- il
respingimento , l' espulsione e l' accanimento xenofobo contro i
migranti, il riemergere di forme di razzismo , di prevaricazione ed
esclusione verso quanti fuggono dalla guerra , dalla miseria e dalla
fame , -la necessità di agire , ma di farlo con massimo spirito
unitario , perchè nella divisione la sinistra è destinata a
perdere .
Certo
il nemico qui in Italia “..e'
la destra, la Lega Nord, la xenofobia, il razzismo in tutte le sue
forme ”
ha detto nel suo intervento la segretaria provinciale di Sel di
Trieste , Sabrina
Morena
che ha però anche auspicato la determinazione a dare dei
contenuti , di indirizzo e di valori – l' antifascismo, l'
uguaglianza, i diritti , al solidarietà , l' accoglienza -alla
sinistra piu' larga che si vuole costruire.
L'
ultimo intervento è stato di Fabio,studente
diciottenne di Udine che non ha esitato di narrare , e di
descrivere , con dovizia di particolari le tante difficoltà che oggi
la sua generazione ritrova nel misurarsi con una politica , spesso
indistinguibile e scissa tra il piano della virtualità della rete e
quello piu' materiale dell' immediatezza e della quotidianità della
vita sociale , all' interno di una istituzione , quella della Scuola
pubblica , che dalla Gelmini a Renzi è andata sempre piu'
peggiorando , eppure “
nonostante queste difficoltà cerchiamo di non avvilirci e tenere
duro” .
All'assemblea hanno partecipato , come s'è detto , oltre un
centinaio di persone,ed in sala Ajace tra i tanti presenti,vi erano
rappresentanze individuali e collettive : Sel di Udine e di Trieste
ma anche Possibile , Casa delle Culture , APCS e poi Altraeuropa e
Rifondazione di Udine , il segretario del PRC di Gorizia, qualche
consigliere comunale del PD di Udine e di Sel di Trieste , molte
però anche , e significative , le assenze ( da Pordenone a
Monfalcone sino alla Carnia) .
Va
detto cioè , per integrare la cronaca dell' assemblea , pensata come
un momento di incontro “
per costruire allargando l' esperienza di Sel, un nuovo soggetto
politico, uno spazio aperto, autonomo e di governo” che
forse questo postulato, doveroso per chiarezza , ma limitativo per
definizione ed inserito nella lettera di invito , puo' esser stato
avvertito da alcuni, come ostativo e pregiudizievole a quel
“ cammino per condividere un processo e costruire un progetto
politico all' altezza della sfida.”
L'
iniziativa comunque è stata propositiva , partecipata , ha costituto
un momento di vero confronto tra diverse posizioni, ha evidenziato
sia aspettative che perplessità, ha espresso suggerimenti ed
auspici , ma - forse anche a causa di quel limite e delle
sopracitate assenze - essa non è stata in grado di sciogliere alcuni
interrogativi , né poteva , con beneficio d' inventario per quanto
in quella sede è stato espresso dai relatori, forse, nemmeno dare
risposte esaustive ed esaurienti , che pure alcune domande , negli
interventi avevano sollevato (
e per cui rimando all' altro documento allegato NdR), e
che qui trascrivo:
- l' unicità del percorso costituente per la costruzione di un unico soggetto politico della sinistra,
- il carattere inclusivo e le modalità “ non proprietarie “ del percorso stesso , nella condivisione delle qualità e caratteristiche del “ soggetto politico nuovo” come unitariamente espresse nel documento “NOI CI SIAMO”
- nessuna pregiudiziale all' iscrizione individuale- se ci sarà- di tutte le persone anche se fanno parte di altre organizzazioni ma che intendono concorrere con spirito unitario alla realizzazione del soggetto politico nuovo , tanto piu' se si parla , come nell' appello che abbiamo letto, della “sinistra di tutti e di tutte” per cui non si lascia indietro nessuno/a;
- alterità al PD sul piano politico, culturale, elettorale e coerenza di comportamenti sui territori alla prossima scadenza amministrativa .
Con queste finalità, che traducono altrettante difficoltà con cui
pure dobbiamo misurarci, e che non sono destinate a sciogliersi
facilmente , l' assemblea s'è ( formalmente) conclusa ma il
dibattito ed il confronto sono continuati, altrove ,al buffet, sulla
strada del rientro , come è giusto che sia.
Quindi teniamo assieme le due esortazioni:
“ NOI
CI SIAMO. LANCIAMO LA SFIDA. PER UNA SINISTRA DI TUTTE E DI TUTTI”
Marino Calcinari
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.