Sessione plenaria del Parlamento europeo
Strasburgo, 29 aprile 2015
Barbara Spinelli, eurodeputata del Gue-Ngl, si è rivolta al
presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker e al Presidente del
Consiglio europeo Donald Tusk, invitati a presentare le posizioni della
Commissione e i risultati del Consiglio europeo straordinario del 23 aprile
scorso. Il tema della sessione era: Le
ultime tragedie nel Mediterraneo e le politiche dell’Unione su migrazione e
asilo.
“Accuso il Consiglio, i governi
degli Stati membri, la Commissione. 0rmai è chiaro: siete direttamente responsabili
del crimine commesso ai danni dei migranti in fuga dalle guerre che l’Europa ha
facilitato, dalle persecuzioni che ha tollerato. Dopo gli 800 morti del 19
aprile, anche l’Unione fa naufragio: nell’ipocrisia, nella negazione, nella
cecità.
L'Unione dichiara la lotta
contro trafficanti, fingendo di credere che siano loro i soli responsabili di
tanti morti. Non sono i soli responsabili. Le morti si susseguono perché non
esistono corridoi umanitari legali per i fuggitivi. Perché avete abolito Mare
nostrum, che faceva Ricerca e Salvataggio in alto mare; perché continuate a
finanziare operazioni - Triton, Poseidon – il cui mandato prioritario è il
controllo delle frontiere, non il soccorso dei naufraghi.
La ringrazio, signor Juncker,
per le parole che ha pronunciato oggi in quest'aula; ma “le porte” d'Europa non
sono state aperte. Nel desiderio di sbarazzarvi delle vostre responsabilità,
arrivate sino ad auspicare – cito il Commissario Avramopoulos – la
“collaborazione con le dittature”: quella eritrea in testa, la più sanguinaria
dittatura d’Africa.
La verità è che state violando,
proprio come i trafficanti, la legge: il diritto del mare, del
non-respingimento. Mi domando se sapete - se sappiamo noi qui in Parlamento -
quel che si sta facendo: una guerra non dichiarata. Non contro i trafficanti,
ma contro i migranti”.
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