Report di Marino Calcinari
L'
assemblea si svolge a poche ore da due avvenimenti che la dicono lunga
sullo stato d' emergenza in cui vive la Regione : la plateale
ricusazione di Arvedi degli addebiti mossigli dai cittadini sul
perdurante inquinamento della Ferriera di Servola, ,- dopo le denunce
circostanziate derivate dallo studio sulle polveri effettuato dalla
Nanodiagnostic srl di Modena- ,e la sentenza del consiglio di Stato che
ha bocciato le modalità di realizzazione del' elettrodotto di Terna
Udine- Redipuglia .
( Volendo ci sono poi le notizie della
cessione di Italcementi al colosso tedesco HeidelbergCement , che
riguarda anche lo stabilimento di Trieste ed i dati sulla povertà, un
fenomeno che in Regione tocca la percentuale piu' alta del Nord Italia,
,l' 8% ndR)
La sensazione di trovarsi in un
momento difficile su cui c'è molto da riflettere , è stata presente in
tutti gli interventi che si sono registrati , da quello di Marino Sossi
sulla situazione della Ferriera di Trieste a quello di Paolo Del Ponte
che ha invitato a considerare la penetrazione ideologica delle insidie
di un regime in divenire che fa leva sulla regressione culturale.
Ed
in effetti l' assemblea regionale di ieri degli iscritti di SEL s'è
confrontata non solo sul tema della prospettiva, dello scioglimento di
SEL al' interno di un percorso di piu' soggetti per costruire un
soggetto politico nuovo, ma soprattutto su idee, contenuti, progetti con
cui affrontare questo passaggio di fase, soprattutto dopo le
accelerazioni di Renzi che ha distrutto la scuola pubblica ma ha
consentito ai suoi di salvare Azzollini.
La relazione introduttiva è stata svolta da Marco Duriavig, coordinatore regionale di SEL.
A
partire dalla situazione europea , che è l' orizzonte entro cui devono
essere dispiegate tutte le iniziative possibili, per sostenere la Grecia
ed affermare un punto di vista alternativo al neoliberismo ed all'
ormai acclarata mutazione regressiva della socialdemocrazia, l' impegno
che attende non solo SEL la tutta la sinistra è quello della DIMENSIONE
DELL' ALTERNATIVA , una dimensione che è uno spazio politico e
progettuale che deve essere ricostruito , ed in cui riacquistare
oltretutto, noi stessi, credibilità.
Le
responsabilità politiche del PD che hanno concorso a far fallire un
progetto di cambiamento, di un partito che oggi disvela un sostegno non
subalterno ma attivo al neoliberismo , hanno quindi comportato la
necessità di impegnare tutto il partito - afferma Duriavig- per
ricostruire una sinistra ALTRA, la cui urgenza è ormai sentita da
tutti, ed il cui punto di partenza, che parte dall' esperienza maturata
con Tsipras alle elezioni europee del 2014, ora infine puo' trovare
sbocco politico ed organizzativo.
La
consapevolezza è che il centrosinistra non esiste piu', che vi è stata
una omologazione progressiva tra livello nazionale e periferico, tra
governo centrale e governi locali, che da tempo il PD guarda al
centrodestra, semmai, e che bisogna partire da questa e altre
constatazioni per far crescere dal basso l' alternativa sui territori.
Nessuno
però vuole, o pensa , a sommatorie di ceto politico e riedizioni di
esperienze fallimentari, già provate in passato ( la " Sinistra
Arcobaleno2 ad es.), nè " possiamo inseguire delle chimere: il PD vuol
fare il partito della nazione, noi no!"
A Roma si sono già
costituiti i nuovi gruppi parlamentari , ma non basta: lo sforzo deve
venire dai territori.qui deve misurarsi il necessario protagonismo di
SEL.
Per una completa alternativa al PD si
sono espressi in maggioranza coloro che sono intervenuti nel dibattito,
ribadendo la necessità che alle prossime elezioni- anche quelle
amministrative che si terranno nel 2106 a Trieste ed in altre grandi
città, - debba esserci un soggetto politico nuovo.
E che il soggetto politico nuovo deve essere di SINISTRA non di centrosinistra ( Massimiliano Alberti)
All'
inizio del dibattito è intervenuta l'on. Serena Pellegrino che ha
ricordato la vicenda della Ferriera , su cui ella stessa ha prodotto una
interrogazione , ed a seguito della risposta del Ministro competente ,
un comunicato stampa.
Con stupore e mestizia s'è dovuto
rilevare che, davanti a fatti di una gravità inaudita s'è optato per lo
scarica barile: " il Ministero dell' ambiente non ha dunque titolo per
intervenire su questo versante della questione che a Trieste sta
assumendo la preoccupante gravità della crisi sociale. "
Eppure
"..è onere indefettibile della politica e di tutti coloro che hanno un
ruolo amministrativo e politico produrre azioni concrete a prioritaria
tutela della salute delle persone e della qualità dell' ambiente. Non
possiamo derogare più e nemmeno vogliamo, come già è accaduto, lasciare
la soluzione in capo alla Magistratura .
Sono stati troppi
gli anni in cui non è stato fatto quanto necessario per bonificare l'
impianto siderurgico : una responsabilità enorme. E' necessario
bonificare e riconvertire ora, mentre la Ferriera è ancora attiva
.Altrimenti si corre il rischio concreto di ritrovarci un gigantesco
cadavere industriale al centro della città . Qui non è una diatriba tra
ambiente salute e lavoro ma è in gioco il futuro tout court di una
intera realtà metropolitana. " così il comunicato prodotto dall' on
Serena Pellegrino.
Su un terreno come questo- ha poi
proseguito nel suo intervento- si deve essere intransigenti, ci si deve
distinguere , individuare uno dei temi possibili del programma da
costruire.
" L' ambiente è strategico , la visione di SEL non è quella di Renzi, delle trivellazioni, della Terna."
Le conclusioni sono state svolte da Cecilia d' Elia , del Coordinamento Nazionale di SEL.
Che
ha ribadito quanto sta maturando nel confronto politico , da tempo
aperto , a livello nazionale tra piu' soggetti politici . Si lavora per
un nuovo soggetto politico alternativo a Renzi ed al renzismo.
Si
aveva creduto alla possibilità di una ripresa della socialdemocrazia,
invece si è dovuto registrare la sua organicità ed internità alle
politiche di rigore e di visione neoliberista dell' Europa.
In
Italia, abbiamo assistito al venir meno del progetto Italia Bene Comune
, che allora ha vanificato la possibilità di una fuoruscita a sinistra
della crisi, fino a farci precipitare nella situazione in cui il paese
si ritrova oggi: la povertà crescente nel Meridione, la disoccupazione
giovanile, l' astensionismo,la rottura praticata dal PD verso il mondo
del lavoro e della scuola.
In questo quadro di difficoltà
oggi si colloca la nostra iniziativa politica , che è innanzitutto
costruire assieme agli altri, alle persone su temi strategici dirimenti:
l' Europa dei popoli, il lavoro e l' occupazione , la questione
meridionale, l' immigrazione, questioni tra loro connesse dall'
incompatibilità col neoliberismo e le politiche ad esso ispirate che le
ha generate e fatte degenerare.
LA SINISTRA VA RICOSTRUITA E
MOTIVATA, servono oggi pu' che mai pratiche politiche di massa , sui
territori accanto e con le persone , stare dentro il sociale , allargare
la discussione oltre di noi.
Con questo augurio l' assemblea si è sciolta alle ore 23.30.
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