Pubblicato il 5 feb 2015
Trecento economisti e accademici
provenienti da tutti i continenti, da James Galbraith a Stephany
Griffith-Jones, da Jacques Sapir a Dominique Meda, invitano i governi
europei e le istituzioni internazionali a “rispettare la decisione del
popolo greco”
Per il testo francese e l'elenco completo dei firmatari vedi:
Si ringrazia PRC per la traduzione:
Chiediamo ai governi d’Europa, alla
Commissione europea, alla Banca centrale europea e al Fondo monetario
internazionale di rispettare la decisione del popolo greco di scegliere
una nuova via e di avviare trattative in buona fede con il nuovo governo
greco per risolvere il problema del debito.
Il governo greco ha ragione nel
sostenere che un importante cambiamento è necessario perché le politiche
attuate finora sono un fiasco completo. Non hanno portato né alla
ripresa economica, né alla stabilità finanziaria, non hanno creato né
posti di lavoro, né investimenti diretti esteri . Hanno danneggiato la
società greca e indebolito le sue istituzioni.
Hanno danneggiato la società greca e
indebolito le sue istituzioni. L’approccio seguito è stato semplicemente
nefasto, non ha permesso alcun progresso, mentre dovremmo difenderne la
possibilità. Chiediamo ai partner europei di riconoscere questa realtà
che è all’origine del l’elezione del nuovo governo greco.
La Grecia ha bisogno di misure
immediate umanitarie, di un salario minimo più elevato, della creazione
di posti di lavoro, investimenti e misure per ripristinare e migliorare i
servizi di base come la sanità e l’istruzione. Ha bisogno di avere un
sistema fiscale più robusto e progressivo, che si basi meno sull’IVA e
sia maggiormente in grado di tassare i redditi e la ricchezza. Il nuovo
governo deve anche combattere, punire e sradicare la corruzione. Per
realizzare queste politiche e dare loro il tempo di dimostrare la loro
efficacia, i margini di bilancio sono necessari. Nel frattempo, il Paese
ha bisogno del rifinanziamento della Banca centrale europea per
stabilizzare il suo sistema bancario. Chiediamo alle autorità europee e
dei governi per dare alla Grecia i margini di bilancio e garantire
questo rifinanziamento.
Il governo greco ha il diritto di
esigere la cancellazione del suo debito in un confronto diretto con i
partner europei. Questo debito è insostenibile e non sarà mai ripagato,
qualunque esso sia. Non vi è alcuna perdita economica per gli altri
paesi e i loro contribuenti. Invece, un nuovo inizio per la Grecia
permetterà di stimolare l’attività, incrementare il fatturato e creare
posti di lavoro e, quindi, beneficerà anche i paesi vicini. Esortiamo i
creditori della Grecia a cogliere questa opportunità ed esporre
chiaramente e onestamente questi fatti alla gente.
Ciò che è in gioco non è solo il
destino della Grecia, ma il futuro di tutta l’Europa. Una politica di
minacce, ultimatum, ostinazione e ricatto significa per tutti il
fallimento morale, politico ed economico del progetto europeo. Esortiamo
i leader europei a rifiutare e condannare ogni tentativo di
intimidazione e coercizione del governo e del popolo della Grecia.
Al contrario, il successo della Grecia
può indicare un percorso verso la prosperità e la stabilità in Europa.
Esso consentirebbe un rinnovamento della democrazia e aprirebbe il gioco
elettorale ad altri cambiamenti positivi. Noi siamo con la Grecia e
l’Europa, per la democrazia e il cambiamento. I leader europei devono
riconoscere la scelta democratica fondamentale fatta dal popolo greco in
circostanze estremamente difficili, fare una valutazione realistica
della situazione e impegnarsi senza indugio sulla strada di un negoziato
ragionevole.
Primi firmatari:
Trecento economisti e accademici provenienti da tutti i continenti, da James Galbraith a Stephany Griffith-Jones, da Jacques Sapir a Dominique Meda, invitano i governi europei e le istituzioni internazionali a “rispettare la decisione del popolo greco”
Trecento economisti e accademici provenienti da tutti i continenti, da James Galbraith a Stephany Griffith-Jones, da Jacques Sapir a Dominique Meda, invitano i governi europei e le istituzioni internazionali a “rispettare la decisione del popolo greco”
Elmar Altvater (FU, Allemagne)
Philippe Askenazy (CNRS, France),
Clair Brown (University of California, Berkley, Etats-Unis)
Dorothee Bohle (Central European University, Hongrie)
Giovanni Dosi, (Pisa Institute of Economics, Italie)
Cédric Durand (Université Paris 13, France)
Gerald Epstein (UMASS, Etats-Unis)
Trevor Evans (Berlin School of Economics and Law, Allemagne)
James Galbraith (University of Texas at Austin, Etats-Unis)
Gaël Giraud (CNRS, France)
Stephany Griffith-Jones (Columbia University, Etats-Unis)
Laura Horn (Roskilde University, Danemark)
Robert Jessop (University of Lancaster, Royaume-Uni)
Steve Keen (Kingston University, Royaume-Uni)
Marc Lavoie (Ottawa University, Canada)
Tony Lawson (Cambridge, Royaume-Uni)
Dimitris Milonakis (University of Crete, Grèce)
Andreas Nölke (Goethe University Frankfurt/Main, Allemagne)
Dominique Meda (Paris Dauphine, France),
El Mouhoub Mouhoud (Paris Dauphine, France)
André Orléan (EHESS, France),
Henk Overbeek (VU University Amsterdam, Pays-Bas)
Mario Pianta (University of Urbino, Italie)
Alfonso Palacio Vera (Computense University of Madrid, Espagne)
Anwar Shaikh (New School for Social Research, Etats-Unis)
Jacques Sapir (EHESS, France)
Robert Wade (LSE, Royaume-Uni)
Per il testo francese e l'elenco completo dei firmatari vedi:
http://syriza-fr.org/2015/02/06/nous-sommes-avec-la-grece-et-leurope/
Philippe Askenazy (CNRS, France),
Clair Brown (University of California, Berkley, Etats-Unis)
Dorothee Bohle (Central European University, Hongrie)
Giovanni Dosi, (Pisa Institute of Economics, Italie)
Cédric Durand (Université Paris 13, France)
Gerald Epstein (UMASS, Etats-Unis)
Trevor Evans (Berlin School of Economics and Law, Allemagne)
James Galbraith (University of Texas at Austin, Etats-Unis)
Gaël Giraud (CNRS, France)
Stephany Griffith-Jones (Columbia University, Etats-Unis)
Laura Horn (Roskilde University, Danemark)
Robert Jessop (University of Lancaster, Royaume-Uni)
Steve Keen (Kingston University, Royaume-Uni)
Marc Lavoie (Ottawa University, Canada)
Tony Lawson (Cambridge, Royaume-Uni)
Dimitris Milonakis (University of Crete, Grèce)
Andreas Nölke (Goethe University Frankfurt/Main, Allemagne)
Dominique Meda (Paris Dauphine, France),
El Mouhoub Mouhoud (Paris Dauphine, France)
André Orléan (EHESS, France),
Henk Overbeek (VU University Amsterdam, Pays-Bas)
Mario Pianta (University of Urbino, Italie)
Alfonso Palacio Vera (Computense University of Madrid, Espagne)
Anwar Shaikh (New School for Social Research, Etats-Unis)
Jacques Sapir (EHESS, France)
Robert Wade (LSE, Royaume-Uni)
Per il testo francese e l'elenco completo dei firmatari vedi:
http://syriza-fr.org/2015/02/06/nous-sommes-avec-la-grece-et-leurope/
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