E' STATA UNA INIZIATIVA PARTECIPATA E RIUSCITA QUELLA DI VENERDI 4 SETTEMBRE ALLA LOVAT di TRIESTE.
PRESENTAZIONE
DEL LIBRO " NELLE MANI DEI MERCATI-Perchè il TTIP va fermato" scritto
da Alberto Zoratti; Marco Bersani e Monica Di Sisto"
Organizzazione
dell' evento curata dal Circolo del Manifesto"Raffaele Dovenna"e dall'
Associazione Politica per la Costituente della Sinistra
con il contributo e l' ospitalità della Libreria Lovat.
BIlancio
finale dell' iniziativa : 26 libri venduti, 35 opuscoli del' APCS
distribuiti ai partecipanti , ed una cinquantina di volantini di
STOPTTIPItalia; 10 euro di contributi per gadget, 24 sottoscrizioni all'
appello per costituire un Comitato NOTTIP a Trieste( questa era la
quarta iniziativa sull' argomento ). ABBIAMO GETTATO LE BASI PER LA
COSTITUZIONE DI UN COMITATO NOTTIP A TRIESTE .
Per
quasi un 'ora la descrizione di quanto sta accadendo intorno al
trattato che si discute in sede europa , nel piu' completo oscuramento
dell' informazione sulle trattaive e sui termini che tale trattato
prevede ,è stata narrata da Monica di Sisto che ha illustrato non solo
alcuni capitoli del libro dove sono state raccolte,
incasellate,analizzate quante piu' informazioni possibili
sull'argomento, ma che ha anche raccontato , a partire dalla
insurrezione popolare di Seattle nel 1999 le tappe di avvicinamento alla
finanziarizzazione dell' economia, che l' offensiva neoliberista ha
saputo costruire e tradurre contro i popoli del mondo in politiche di
impoverimento e disuguaglianza sociale che oggi stanno provocando la
crisi di civiltà in cui ci troviamo, intaccando la coesione sociale e
frantumando l' autodeterminazione e la sovranità politica di molti paesi
.
E come proprio adesso gli interessi delle
grandi corporations risultino essere , con piu' determinazione che mai
indirizzati a conseguire uno storico risultato: la creazione di uno
spazio politico euroatlantico , di mercato ma anche di piena
assolutizzazione e controllo , regolato dalle politiche leoliberiste
proprio utilizzando l' arma del cosiddetto "PARTENARIATO TRANSATLANTICO
PER IL COMMERCIO E GLI INVESTIMENTI" , per cui premono per una sua piu'
rapida approvazione diversi attori e soggetti politico/finanziari ,
espressione delle elites al vertice del capitalismo globalizzato.
Non
si tratta di un complotto , nè di rocambolesche anche se coordinate
mosse tattiche, che esulano dal normale clichè diplomatico storicamente
impiegato dalle diplomazie politico economiche e dalla dinamica del
rapporto tra stati, tanto piu' se il fine cui si tende none tanto
quello di abbattere i dazi e le tariffe delle merci, quanto i diritti e
le tutele di cittadini e consumatori, nonchè', come conseguenza, la
democrazia dei governi e la sovranità degli stati.
Ma è questo il futuro che ci aspetta se il TTIP non viene fermato.
L'
impatto dell' ISDS( Investor- State Dispute Settlement) , cio' di un
tribunale sovranazionale espressione di un meccanismo di risoluzione
delle controversie tra investitori e stato , chiamato a pronunciarsi e
dunque a dirimere su fatti concreti che riguardano , da un lato i
profitti delle imprese, dall' altro gli interessi ed i diritti dei
cittadini,e dunque dei lavoratori e dei consumatori, non potrebbe
essere piu' devastante per questi ultimi vista la prepotenza, , il
potere, il rapporto di forza oggi esistente tra impresa e lavoro,tra
economia e politica,tra solidarietà e competizione,
per cui se questo trattato venisse approvato nessuno di noi sarebbe piu' al sicuro.
SE FOSSE APPROVATO IL TTIP:
-nell
settore agroalimentare sarebbero estromessi dal mercato centinaia di
migliaia di produttori; secondo il parlamento Europeo l' import di
prodotti alimentari a basso costo aumenterebbe del 118%, sul versante
della qualità del cibo sarebbe permesso l' utilizzo di molti pesticidi
oggi banditi in Europa e la possibile importazione di OGM;il mercato
estero si rafforzerebbe a detrimento delle nostre 371 specialità
riconosciute, che non avrebbero piu' alcuna tutela , assisteremmo all'
exploit di marchi contraffatti ed ingannevoli; il TTIP infine farebbe da
apripista ad un altro accordo parallelo, il TISA, il Trattato sul
commercio nei SERVIZI, favorendo o imponendo la privatizzazione dei
servizi pubblici, che finirebbero sul mercato. Infine il TTIP
indebolirebbe le leggi di protezione ambientale e sanitaria nel comparto
chimico e/o di lotta per contenere gli effetti del cambiamento
climatico.
Comunque su iniziativa dell' APCS è
stato presentato mesi fa in consiglio Comunale, dal consigliere di SEL
Marino Sossi , una mozione che il 30 marzo scorso è stata approvata, a
maggioranza, ed in cui si invitava le istituzioni a fare la loro
parte in questa battaglia , a pronunciarsi contro il TTIP, a difendere i
cittadini, a tutelare le imprese locali che producono e realizzano
anche qui sul territorio prodotti di qualità ( alimentare,
agroalimentare, settore vitivinicolo, zootecnico, artigianato, etc), a
difendere le etichette, i marchi DOC, DOP, etc. che la liberalizzazione
selvaggia prevista dal TTIP cancellerebbe.
Ora è
bene sapere che quella mozione nell' esprimere il proprio totale
dissenso nei confronti del Partenariato transatlantico su commercio e
investimenti(TTIP), di conseguenza impegnava il sindaco e la giunta ad
intraprendere tutte le azioni di pressione di propria competenza volte a
promuovere il ritiro da parte del governo italiano, nell' ambito del
Consiglio europeo, del TTTIP e in subordine la sua non approvazione da
parte del Parlamento Europeo; a promuovere presso i cittadini del nostro
territorio e presso tutti gli altri enti locali, azioni di
sensibilizzazione e mobilitazione contro il TTIP, in quanto in questo
Trattato viene leso tra gli altri il principio costituzionale di
sovranità delle autonomie locali , quindi la mozione impegnava il
sindaco e la giunta ad inviare la presente deliberazione all' ANCI, al
consiglio regionale, al consiglio dei ministri, al parlamento Italiano
ed Europeo e alla Commissione Europea.
Ecco quindi cosa sarà possibile fare per le GIORNATE DI MOBILITAZIONE NAZIONALE ED EUROPEA CONTRO IL TTIP qui a TRIESTE:
-
innanzitutto chiederemo quanto prima di sapere, al sindaco ed alla
Giunta , se e quando tale risoluzione sia stata inviata ai destinatari
di cui sopra, perchè' è nostra intenzione rapportarci con gli altri
COMITATI NO TTIP a livello regionale per fare pressione su tutti gli
enti locali , riforma o non riforma degli stessi, anche al fine di poter
coinvolgere quante piu' soggettività sociali ( lavoratori, associazioni
di consumatori, organizzazioni sindacali e ambientaliste)in una
doverosa opera di controinformazione e denuncia sul percolo che incombe
su tutti noi ;
-quindi chiederemo quali iniziative concrete il
sindaco di Trieste e la Giunta Comunale intendono sviluppare,
promuovere, patrocinare etc, in maniera aperta, efficiente e
consapevole, sia che si tratti di iniziative di carattere istituzionale ,
che di "sensibilizzazione" di massa.
-Da parte nostra, alla
conclusione di questo breve report della iniziativa di ieri, produrremo
qualche idea,e e ci troveremo quanto prima per vedere se di questo
argomento sai possibile parlare nelle scuole , in qualche realtà
produttiva , promuovendo momenti di dibattito ed informazione con le
associazioni dei consumatori le organizzazioni sindacali , sicuramente
non staremo a guardare infatti è logico che dovremo essere noi, in
prima persona a darci da fare a sollecitare e a costruire insieme
proposte efficaci e coinvolgenti rivolte a tutta la
città.Il tempo è ora.
Marino Calcinari
P.S
Il Circolo del Manifesto e l' APCS ringraziano Raffaela,
Fiorenzo,Leonardo e tutti gli altri lavoratori della Lovat per la loro
cortesia e collaborazione.
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