IN TUTTA ITALIA DECINE DI
MIGLIAIA DI PERSONE HANNO PARTECIPATO
Ieri 11 settembre a Trieste oltre
seicento persone hanno sfilato per la città , dal Silos a Piazza
del' Unità , in corteo, pochi slogan ma chiare idee su quali
debbano essere gli obiettivi politici da rivendicare nell' immediato
, per affrontare i problemi che la grande migrazione globale porta
con sé.
Nella consapevolezza della
strutturalità e della non contingenza della tragedia che sta
coinvolgendo milioni di persone , le attuali regole,- burocatiche ,
perdipiu' - dell' accoglienza , a cominciare dal trattato di Dublino,
vanno riscritte ed all' interno dell' Europa deve esser fatto valere
un principio univoco e cogente di solidarietà.
La grandezza del fenomeno infatti non
consente di agire altrimenti.
E nessun progetto di cambiamento della
società , di gestione democratica della crisi – economica e
sociale - ch' essa attraversa, puo' eludere la questione dei profughi
e dei migranti.
La sua rimozione o peggio, riduzione ad
“eterna emergenza” , invece che componente strutturale della
storia e delle società del nostro tempo , ci ha portati alla
disastrosa situazione attuale , ed essa potrebbe involvere
drammaticamente verso soluzioni regressive di aperta xenofobia, di
razzismo, di chiusura identitaria .
Il nostro agire , per essere efficace
deve partire facendo proprie alcune idee e slogan della
manifestazione di ieri :
L' emigrazione non è un crimine .
Recitava uno dei cartelli portati da un migrante . Anzi :
Il DIRITTO d'' ASILO è un FONDAMENTO
DELLA NOSTRA COSTITUZIONE.
(art.10 della Costituzione
Repubblicana: “Lo straniero al quale sia impedito nel suo paese l'
effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla
Costituzione Italiana ha diritto d' asilo nel territorio della
Repubblica, secomdo le condizioni stabilite dalla legge”
Dunque L' ACCOGLIENZA e' un OBBLIGO ,
non è solo un dovere morale ma una prescrizione politica che guida
ed ispira l' agire delle istituzioni democratiche della nostra
repubblica!
Di conseguenza CHI SCORDA O INVITA A
VIOLARE QUESTE NORME e LEGGI si pone contro la Costituzione che “
richiede l' adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà
politica, economica e sociale” (art. 2) , contro i suoi principi
solidaristici ed egualitari, minando le basi materiali su cui
poggiamo la convivenza civile e la coesione sociale del nostro paese.
Non occorre evocare il fascismo ed il
nazismo che hanno trascinato l' Europa nella piu' grande e sanguinosa
catastrofe del XX secolo, per sapere oggi in quale direzione andare ,
ma ricordare , di allora quali furono le premesse e poi le politiche
che ne seguirono.
Emigrazione e lotta per un' altra
Europa possono bensì diventare la leva per modificare gli attuali
assetti di potere che oggi esprimono soltanto gli interessi di ceti
dominanti e le dottrine politiche del neoliberismo di cui esse sono
espressione.
Dobbiamo quindi batterci e dire NO A
POLITICHE DI RESPINGIMENTO, DI SELEZIONE E/O DISCRIMINAZIONE tra chi
chiede asilo.
Oltretutto la classe dirigente di
questa Europa, responsabile della crisi e della disoccupazione di
massa , che oggi colpisce, in modo anche brutale quasi trenta milioni
di persone, non deve permettersi di discettare tra profughi, che
scappano dalle guerre , e migranti che fuggono per motivi di povertà
, quando sappiamo tutti benissimo che non solo nell' area
Mediterranea , ma anche nelle sue estreme propaggini, dal Medio
oriente all' Africa del Sahel , questi motivi si intrecciano e si
sovrappongono.
E che in questa grande migrazione
globale nella sola area Mediterranea sono coinvolte oltre 170 milioni
di persone, e - considerando l' africa Subsahariana- questa cifra
cresce di altri 800 milioni di persone !
Ma questo quadro non puo' essere
modificato se non abbattendo quelle politiche di rapina economica, di
sottomissione politica, di devastazione ambientale, di interventismo
militare che le grandi potenze , le lobbies economiche stanno
attuando, e le cui conseguenze ora toccano da vicino anche noi.
Ieri ci siamo fatti carico, con estremo
realismo anche di questa epocale criticità , ma abbiamo anche
ribadito che proprio in conseguenza di ciò : “LA NOSTRA EUROPA NON
HA CONFINI .SIAMO TUTTI CLANDESTINI”.
Le nostre richieste, quelle per cui a
Trieste, a Gorizia a Pordenone ed in tutta Italia abbiamo sfilato
accanto ai migranti, per un'altra Europa , e per cui va dato seguito
, dopo il buon esito delle manifestazioni di ieri , sono:
La certezza di corridoi umanitari
sicuri per vittime di guerre, catastrofi e dittature ; una
accoglienza degna e rispettosa per tutti ; la chiusura e lo
smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei
migranti;la creazione di un vero sistema unico di asilo in Europa,
superando il regolamento di Dublino.
In Piazza Unità è stato quindi letto
l' appello della marcia , lo slogan che appariva sullo striscione che
stava in testa al corteo “ DIRITTO ALL' ACCOGLIENZA, DIRITTO ALLA
VITA” è stato quindi letto nelle tante lingue dei partecipanti,
dei migranti in corteo: pashtum ,arabo, urdu, spagnolo .
E poi sono stati letti i nomi delle
Associazioni ed organizzazioni che hanno promosso ed organizzato l'
evento : ACCRI( Associazione di Cooperazione Cristiana
Internazionale), l' ARCI Nuova e l' ARCI Servizio civile, l'
APCS/AET( Associazione Politica per la Costituente della
Sinistra/AltraEuropa con Tsipras), l' Associazione Centro delle
Culture , l' Associazione S/paesati, YA Basta, l' Associazione Senza
Confini/Brez Meja;La Casa delle Culture, il circolo del manifesto
“Raffaele Dovenna”,il Circolo “Tina Modotti”, Il Circolo
Verdazzurro di LegAmbiente , Il Comitato Danilo Dolci,il Comitato
Donne Trieste, il Comitato Srebrenica 1995-2015, la Comunità di San
Martino al campo, la Comunità Senegalese, la Consulta degli
Immigrati del comune di trieste, l' ICS ( Consorzio Italiano di
Solidarietà), L' Associazione “Mondo Senza Guerre / Senza
Violenza”, il “ MOSAICO per un comune Avvenire” , la Palestra
Popolare “Mamadou Sy”, la NCCdL CGIL, l' associazione “
Salaam/ragazzi dell' olivo”; il Tavolo della Pace, il PD, il
PcdI,il PRC,SEL , l' UDS( Unione degli Studenti)
La mobilitazione , infine continua:
Sabato 12 settembre 2015 per Kobane, in
solidarietà al popolo curdo che resiste contro l' ISIS e gli
attacchi dei turchi. Ci si trova alle ore 16 in Piazza della Borsa
Venerdi 18 settembre alle ore 17 in piazza Unità
per ricordare la funesta ricorrenza della proclamazione, in quella
nostra piazza , delle leggi razziali, volute dal fascismo e da
Mussolini.
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