Martedì 14
ottobre, il viceministro all'Economia, Carlo Calenda, ha convocato a
Palazzo Colonna, in piazza SS. Apostoli, un evento con
cena rivolto ai businessmen e all'imprenditoria con i ministri al commercio
UE e i negoziatori del TTIP, il trattato che vuole
trasformare l'Europa e gli Usa in un paradiso delle multinazionali, sopprimendo
le norme in difesa dei diritti dei lavoratori, gli standard ambientali,
mercificando i beni comuni e privatizzando i servizi pubblici
locali.
Tutto ciò si svolge nella
più totale segretezza e opacità, tentando di mettere una pietra tombale anche
sulla democrazia.
Martedì 14
ottobre le donne e gli uomini che lottano per la difesa
e l'estensione dei diritti dei lavoratori, per la salvaguardia
dell'ambiente e la riappropriazione dei beni comuni, per diritti sociali per
tutti e per una nuova democrazia partecipativa saranno in piazza per dire tutte
e tutti assieme "STOP TTIP"
STOP
TTIP: GIORNATE EUROPEE DI MOBILITAZIONE
Oltre
100 eventi in tutta Europa, decine di iniziative da Nord a Sud del
Paese per fermare il trattato di liberalizzazione selvaggia tra
Europa e Stati Uniti.
Sabato 11 e domenica 12 ottobre si
svolgeranno nelle piazze d' Europa le manifestazioni di protesta e
contrarietà al TTIP, cioè a quel Patto USA/UE sul commercio e gli
investimenti, che si presenta di fatto come il piu' grave attacco mai
tentato sinora contro la regolamentazione e le tutele che difendono
gli interessi dei cittadini e dei consumatori.
Questo trattato, anche se molti
dettagli restano ancora segreti, mette in luce il vero obiettivo che
le multinazionali - gli interessi privati che oggi sovrintendono i
meccanismi di regolazione e controllo dei flussi di merci e capitali
- intendono realizzare.
Non si tratta di una semplice
trattativa di "liberalizzazione commerciale":
questo trattato non si applicherà solo
alle merci (anche se per il capitale ovviamente ogni cosa non è
altro che merce), ma anche ad altri ambiti: dai servizi alle
comunicazioni, all'istruzione, alla cultura, alla medicina, alle cure
sanitarie, alla manipolazione biogenetica, alla sicurezza sul
lavoro...
L' obiettivo non è quello di abbattere
barriere tariffarie, oggi già abbastanza basse, ma
barriere NON tariffarie:
le regole che tutelano i lavoratori ed
i consumatori, che richiedono indicazioni su origine e qualità dei
prodotti, che impongono ai produttori onestà e trasparenza sui
processi produttivi: regole a tutela dei cittadini che oggi gli Stati
ed i rispettivi governi rappresentano.
Queste norme giuridiche, di legalità e
civiltà, verrebbero spazzate via. Il neoliberismo attraverso il TTIP
avrà mano libera per una speculazione di ampio respiro che
spossesserà milioni di cittadini di servizi pubblici e beni comuni.
A Trieste il primo appuntamento è per
sabato 11 ottobre alle ore 17.30
in via Tarabochia 3
Marino Calcinari
Comitato Triestino Lista Tsipras
Associazione Politica per la
Costituente della Sinistra
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