Presso Libreria Lovat, Viale XX Settembre 20
Stabile OVS (ex Standa), III piano
GIOVEDI’ 27 NOVEMBRE alle ORE 17.30
siete invitati alla presentazione del libro di
Giorgio Cremaschi:
LAVORATORI COME FARFALLE
La resa del più forte sindacato d'Europa
Sarà presente Giorgio Cremaschi
Introduce e coordina il dibattito Iacopo Venier
giornalista e direttore di Libera.tv
È stato tutto un sogno? L'autore, nato nel
1948, prima militante e poi dirigente FIOM dalla gioventù alla
pensione, mette a confronto il mondo del lavoro degli anni '70 con la
realtà attuale in un pamphlet che non fa sconti. La strada che ha
condotto il sindacato più forte d'Europa all'attuale sconfitta è
ripercorsa attraverso gli snodi della storia sociale e sindacale degli
ultimi quarant'anni, molti dei quali vissuti in prima persona da
Cremaschi. Lo scopo è dichiaratamente di parte: individuare la via per
la quale il lavoro, i cui diritti durano poco come la vita delle
farfalle, possa risalire la china, assieme a un paese precipitato nella
rassegnazione alla disuguaglianza e allo smantellamento della
democrazia. Il testo non indica un programma ma insiste sulla
indispensabile condizione affinché tale risalita si realizzi: la totale
emancipazione dal pensiero e dai modelli sociali dominanti fin dagli
anni '80. «È necessaria oggi un’opposizione radicale che sappia
ricercare e costruire vie originali, apprendere dai conflitti, partire
da essi per edificare soggettività in grado di crescere. Bisogna
sperimentare e mettersi in gioco, difendersi certo, ma anche trovare le
vie per attaccare. siamo ormai in una sorta di anno zero per il
sindacalismo italiano. da un lato c’è una resa senza fine, dall’altro la
prospettiva di una ripresa del conflitto che non potrà che avvenire,
come sempre è stato, in forme nuove. anche se dopo una lunga e
meticolosa costruzione capace di usare il meglio dell’antico. e quando,
ma solo quando, una forte soggettività del lavoro entrerà nuovamente in
scena, tutto si rimetterà in moto positivamente. allora finalmente
calerà il sipario sulla rappresentazione gattopardesca che è proseguita
dagli anni ’80 e le cose cominceranno a cambiare nella direzione
giusta».
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