sabato 1 agosto 2015

Udine: Assemblea Regionale di SEL , giovedi 30 luglio.


Report di Marino Calcinari

L' assemblea si svolge a poche ore da due avvenimenti che la dicono lunga sullo stato d' emergenza in cui vive la Regione : la plateale ricusazione di Arvedi degli addebiti mossigli dai cittadini sul perdurante inquinamento della Ferriera di Servola,  ,-  dopo le denunce circostanziate derivate dallo studio sulle polveri effettuato dalla Nanodiagnostic srl di Modena- ,e  la sentenza del consiglio di Stato che ha bocciato  le modalità di realizzazione del' elettrodotto di Terna Udine- Redipuglia .
( Volendo ci sono poi le notizie della cessione di Italcementi  al colosso tedesco HeidelbergCement , che riguarda anche lo stabilimento di Trieste ed i dati sulla povertà, un fenomeno che in  Regione tocca la percentuale piu' alta del Nord Italia, ,l' 8% ndR)

La sensazione di trovarsi in un momento difficile su cui c'è molto da riflettere , è stata presente in tutti gli interventi che si sono registrati , da quello di Marino Sossi sulla situazione della Ferriera di Trieste a quello di Paolo Del Ponte che ha invitato a considerare la penetrazione ideologica delle insidie di un regime in divenire che fa leva sulla regressione culturale.

Ed in effetti l' assemblea regionale di ieri degli iscritti di SEL s'è confrontata non solo sul tema della prospettiva, dello scioglimento di SEL al' interno di un percorso di piu' soggetti per costruire un soggetto politico nuovo, ma soprattutto su idee, contenuti, progetti con  cui affrontare questo passaggio di fase, soprattutto dopo  le accelerazioni di Renzi  che ha  distrutto  la scuola pubblica ma ha  consentito ai suoi di salvare Azzollini.

La relazione introduttiva è stata svolta da Marco Duriavig, coordinatore regionale di SEL. 
A partire dalla situazione europea , che è l' orizzonte entro cui devono essere dispiegate tutte le iniziative possibili, per sostenere la Grecia ed affermare un punto di vista alternativo al neoliberismo ed all' ormai acclarata mutazione regressiva della socialdemocrazia, l' impegno che attende non solo SEL la tutta la sinistra è quello della DIMENSIONE DELL' ALTERNATIVA , una dimensione che è uno spazio politico e progettuale che deve essere ricostruito , ed in cui  riacquistare oltretutto, noi stessi,  credibilità.

Le responsabilità politiche del PD  che hanno concorso a far fallire un progetto di cambiamento,  di un partito che oggi disvela un sostegno non subalterno ma attivo  al neoliberismo , hanno quindi comportato la necessità di impegnare tutto il partito - afferma Duriavig-  per ricostruire  una sinistra ALTRA, la cui urgenza è ormai sentita da tutti, ed il cui punto di partenza,  che parte dall' esperienza maturata con Tsipras alle elezioni europee del 2014, ora infine puo' trovare sbocco politico ed organizzativo. 

La consapevolezza è che il centrosinistra non esiste piu', che vi è stata una omologazione progressiva tra livello nazionale e periferico, tra governo centrale e governi locali, che da tempo il PD guarda al centrodestra, semmai, e che bisogna partire da questa  e altre constatazioni per far crescere dal basso l' alternativa sui territori.

Nessuno però vuole,  o pensa ,  a sommatorie di ceto politico e riedizioni di esperienze fallimentari, già provate in passato ( la " Sinistra Arcobaleno2 ad es.), nè " possiamo inseguire delle chimere: il PD vuol fare il partito della nazione, noi no!" 

A Roma si sono già costituiti i nuovi gruppi parlamentari , ma non basta: lo sforzo deve venire dai territori.qui deve misurarsi il necessario protagonismo di SEL.

Per una completa alternativa al PD  si sono espressi in maggioranza coloro che sono intervenuti nel dibattito, ribadendo la necessità che alle prossime elezioni- anche quelle amministrative che si terranno nel 2106 a Trieste ed in altre grandi città,  - debba esserci un soggetto politico nuovo.
E che il soggetto politico nuovo deve essere di SINISTRA non di centrosinistra ( Massimiliano Alberti)

All' inizio del dibattito è intervenuta l'on. Serena Pellegrino che ha ricordato la vicenda della Ferriera , su cui ella stessa ha prodotto una interrogazione , ed a seguito della risposta del Ministro competente , un comunicato stampa.


 Con stupore e mestizia s'è dovuto rilevare che, davanti a fatti di una gravità inaudita s'è optato per lo scarica barile:  " il Ministero dell' ambiente non ha dunque titolo per intervenire su questo versante  della questione che a Trieste sta assumendo  la preoccupante gravità della crisi sociale. "

Eppure "..è onere indefettibile della politica e di tutti coloro che hanno un ruolo amministrativo e politico  produrre azioni concrete  a prioritaria tutela della salute delle persone e della qualità dell' ambiente. Non possiamo derogare più e nemmeno vogliamo, come già è accaduto, lasciare la soluzione in capo alla Magistratura .
Sono stati troppi  gli anni in cui non è stato fatto quanto necessario  per bonificare l' impianto siderurgico : una responsabilità enorme. E' necessario bonificare e riconvertire ora, mentre la Ferriera è ancora attiva .Altrimenti si corre il rischio concreto di ritrovarci un gigantesco cadavere industriale al centro della città . Qui non è una diatriba tra ambiente salute e lavoro ma è in gioco il futuro tout court di una intera realtà metropolitana. "  così il comunicato prodotto dall' on Serena Pellegrino.
Su un terreno come questo- ha poi proseguito nel suo intervento-  si deve essere intransigenti, ci si deve distinguere , individuare uno dei temi possibili del programma da costruire.
" L' ambiente è strategico , la visione di SEL non è quella di Renzi, delle trivellazioni, della Terna."

Le conclusioni sono state svolte da Cecilia d' Elia , del Coordinamento Nazionale di SEL.
Che ha ribadito quanto sta maturando nel confronto politico , da tempo aperto ,  a livello nazionale tra piu' soggetti politici . Si lavora per un nuovo soggetto politico alternativo a Renzi ed al renzismo. 
Si aveva creduto alla possibilità di una  ripresa della socialdemocrazia, invece si è dovuto registrare la sua organicità ed internità alle politiche di rigore e di visione neoliberista dell' Europa.
In Italia, abbiamo assistito al venir meno del progetto Italia Bene Comune , che allora ha vanificato la possibilità di una  fuoruscita a sinistra della crisi, fino a farci precipitare nella situazione in cui il paese si ritrova oggi: la povertà crescente nel Meridione, la disoccupazione giovanile, l' astensionismo,la rottura praticata dal PD verso il mondo del lavoro e della scuola.
 In questo quadro di difficoltà oggi si colloca la nostra iniziativa politica , che è innanzitutto costruire assieme agli altri, alle persone su temi strategici dirimenti: l' Europa dei popoli, il lavoro e l' occupazione , la questione meridionale, l' immigrazione, questioni tra loro connesse dall' incompatibilità col neoliberismo e le politiche ad esso ispirate che le ha generate e fatte degenerare.

LA SINISTRA VA RICOSTRUITA E MOTIVATA, servono oggi pu' che mai pratiche politiche di massa , sui territori accanto e con le persone , stare dentro il sociale , allargare la discussione oltre di noi.

Con questo augurio l' assemblea si è sciolta  alle ore 23.30. 

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