venerdì 19 giugno 2015

Verso il tramonto della Sezione in lingua slovena al Conservatorio Tartini di Trieste?


Resoconto della Conferenza stampa di venerdì 19 giugno al caffè libreria san Marco

La Festa della Musica per la Scuola della Costituzione
Verso il tramonto della Sezione in lingua slovena al Conservatorio Tartini di Trieste?

Il 21 di giugno cade ogni anno la Festa Europea della Musica. In questo momento di mobilitazione da parte di insegnanti genitori e studenti per il futuro della Scuola italiana e di critica verso il Disegno di Legge governativo del premier Renzi in discussione al Senato, l'attenzione si rivolge all'articolo 2 comma 4 del DdL governativo presentato dall'onorevole Tamara Blažina. Dedicato a Trieste ed al Friuli Venezia Giulia l'emendamento in questione pare decretare la fine della mai realizzata Sezione autonoma in lingua slovena al Conservatorio Tartini, prevista dalla Legge n. 38 del 2001 di tutela della Minoranza.

La conferenza stampa è stata introdotta da Maria Teresa Mecchia, coordinatrice del Comitato per la LIP (Legge d'Iniziativa Popolare per una buona scuola per la Repubblica) di Trieste, secondo la quale il Disegno di Legge governativo è inemendabile visto l'impianto, che ricalca la struttura aziendalista delle scuole americane e non è proponibile nel contesto culturale italiano ed europeo. Per questo motivo i docenti di tutta Italia si sono mobilitati al grido FERMATEVI ! mentre le iniziative più varie sono da tempo in atto a Trieste. Oltre tutto continua Mecchia, a una lettura approfondita del DdL emergono molti punti ambigui, di cui uno in particolare riguarda le realtà locale; l'articolo 2 comma 4 presentato dall'onorevole Tamara Blažina.



È intervenuta quindi Silvia Di Marino, di madrelingua italiana e docente di musica presso la Scuola media slovena Cirillo e Metodio, nonchè alla Scuola di musica di Capodistria Isola e Pirano; che ha manifestato il disagio dei suoi studenti nel non poter continuare gli studi musicali nella madrelingua al Conservatorio, come previsto dalla Legge.



Stesso discorso vale per il Liceo musicale, attivo al Carducci solo per la parte italiana e inesistente nella Scuola slovena.

Di Marino ha concluso l'intervento eseguendo il brano Ciaccona, dai 30 studi di Siegfrid Karg-Elert al flauto traverso,


raccogliendo l'applauso dei presenti.



Alessandro Capuzzo coadiutore ed ex Rsu per la Cgil al Conservatorio Tartini, ha introdotto il discorso sull'articolo 2 comma 4 del DdL riguardante Trieste e il Friuli Venezia Giulia, che recita: "In relazione a quanto disposto dalla lettera c del comma 3 ( potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali ... mediante il coinvolgimento degli istituti pubblici e privati ) le scuole con lingua di insegnamento slovena o bilingue della regione Friuli Venezia Giulia possono sottoscrivere, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, apposite convenzioni coi centri musicali di lingua slovena di cui all'articolo 15 comma 2 della legge 23 febbraio 2001 n. 38."

La n. 38 del 2001 è la Legge di tutela della Minoranza slovena in Italia, unica Legge dello Stato che riguardi in specifico il Conservatorio Tartini. L'articolo 15, dedicato all'Istruzione musicale e finanziato con 1049 milioni di lire all'anno, recita al primo comma: "Con decreto del Ministro dell'Universita' e della ricerca ... e' istituita, entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, la sezione autonoma con lingua di insegnamento slovena del conservatorio di musica Giuseppe Tartini di Trieste. Con il medesimo decreto sono stabiliti i relativi organici del personale docente, amministrativo, tecnico ed ausiliario ... ". Ed il comma 2 aggiunge: "Con ordinanza del Ministero dell'universita' ... saranno fissate le modalita' di funzionamento e le materie della sezione autonoma di cui al comma 1, nonche' le modalita' di reclutamento del personale docente, amministrativo e tecnico. Ai fini del reclutamento del personale docente il servizio prestato nei centri musicali di lingua slovena "Glasbena matica" e "Emil Komel" e' considerato alla stregua del servizio prestato in conservatori o istituti di musica pareggiati. ...".

Ebbene, a quattordici anni di distanza il Miur non ha emesso nè il decreto nè l'ordinanza citati, e la Sezione slovena del Tartini è rimasta sulla carta. Con la perdita, finora accertata di sette milioni e mezzo di euro e un numero imprecisato di cattedre, studenti e personale ATA. Non a caso questa legge non è citata nello Statuto di Autonomia del Conservatorio. A suo tempo, due pronunciamenti del Consiglio docenti espressero contrarietà verso la norma. Le modalità di reclutamento del personale costituirono l'argomento principale della levata di scudi, ma non l'unico. Si percepì sottotraccia infatti un muro di gomma politico. Erano gli anni di maggior forza della destra in Italia, che esprimeva qui negli Enti locali una cultura apertamente nazionalista.

A fronte di questa situazione più volte denunciata nel corso degli anni, dal Comitato pace e convivenza Danilo Dolci dal sindacato Cgil e da altre Associazioni, l'eventuale approvazione dell'emendamento Blažina al Disegno di Legge Renzi suona come rinuncia a quanto,  con la Legge di tutela era stato saggiamente predisposto: la condivisione dell'Istituzione formativa musicale, fra le Comunità autoctone italiana e slovena del Friuli Venezia Giulia. E priva la città di un'opportunità di legge, che costituisce una novità per la vita socioculturale e un atout internazionale per il Conservatorio. Perpetuando la separazione dei sistemi scolastici italiano e sloveno, in contraddizione con l'impegno assunto dalla Regione - guidata dalla vice del premier PD Serracchiani - d'introdurre lo studio dello sloveno nella Scuola italiana.

L'accesso ai fondi stanziati per la mai realizzata Sezione slovena al Tartini, per agevolare lo studio musicale in lingua slovena nelle Scuole private della Minoranza, renderebbe pressochè impossibile realizzare la Sezione autonoma al Conservatorio. Un quarto di secolo dopo la caduta del Muro di Berlino, l'universalità del linguaggio musicale avrebbe dovuto contribuire ad integrare le nostre Comunità linguistiche; realizzando una Sezione in lingua slovena non solo all'interno del Tartini, ma anche del Liceo musicale Carducci.



Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.