sabato 12 settembre 2015

11 SETTEMBRE MARCIA DELLE DONNE E DEGLI UOMINI SCALZI


IN TUTTA ITALIA DECINE DI MIGLIAIA DI PERSONE HANNO PARTECIPATO

Ieri 11 settembre a Trieste oltre seicento persone hanno sfilato per la città , dal Silos a Piazza del' Unità , in corteo, pochi slogan ma chiare idee su quali debbano essere gli obiettivi politici da rivendicare nell' immediato , per affrontare i problemi che la grande migrazione globale porta con sé.
Nella consapevolezza della strutturalità e della non contingenza della tragedia che sta coinvolgendo milioni di persone , le attuali regole,- burocatiche , perdipiu' - dell' accoglienza , a cominciare dal trattato di Dublino, vanno riscritte ed all' interno dell' Europa deve esser fatto valere un principio univoco e cogente di solidarietà.

La grandezza del fenomeno infatti non consente di agire altrimenti.



E nessun progetto di cambiamento della società , di gestione democratica della crisi – economica e sociale - ch' essa attraversa, puo' eludere la questione dei profughi e dei migranti.
La sua rimozione o peggio, riduzione ad “eterna emergenza” , invece che componente strutturale della storia e delle società del nostro tempo , ci ha portati alla disastrosa situazione attuale , ed essa potrebbe involvere drammaticamente verso soluzioni regressive di aperta xenofobia, di razzismo, di chiusura identitaria .
Il nostro agire , per essere efficace deve partire facendo proprie alcune idee e slogan della manifestazione di ieri :

L' emigrazione non è un crimine . Recitava uno dei cartelli portati da un migrante . Anzi :

Il DIRITTO d'' ASILO è un FONDAMENTO DELLA NOSTRA COSTITUZIONE.
(art.10 della Costituzione Repubblicana: “Lo straniero al quale sia impedito nel suo paese l' effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione Italiana ha diritto d' asilo nel territorio della Repubblica, secomdo le condizioni stabilite dalla legge”
Dunque L' ACCOGLIENZA e' un OBBLIGO , non è solo un dovere morale ma una prescrizione politica che guida ed ispira l' agire delle istituzioni democratiche della nostra repubblica!
Di conseguenza CHI SCORDA O INVITA A VIOLARE QUESTE NORME e LEGGI si pone contro la Costituzione che “ richiede l' adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale” (art. 2) , contro i suoi principi solidaristici ed egualitari, minando le basi materiali su cui poggiamo la convivenza civile e la coesione sociale del nostro paese.
Non occorre evocare il fascismo ed il nazismo che hanno trascinato l' Europa nella piu' grande e sanguinosa catastrofe del XX secolo, per sapere oggi in quale direzione andare , ma ricordare , di allora quali furono le premesse e poi le politiche che ne seguirono.

Emigrazione e lotta per un' altra Europa possono bensì diventare la leva per modificare gli attuali assetti di potere che oggi esprimono soltanto gli interessi di ceti dominanti e le dottrine politiche del neoliberismo di cui esse sono espressione.
Dobbiamo quindi batterci e dire NO A POLITICHE DI RESPINGIMENTO, DI SELEZIONE E/O DISCRIMINAZIONE tra chi chiede asilo.

Oltretutto la classe dirigente di questa Europa, responsabile della crisi e della disoccupazione di massa , che oggi colpisce, in modo anche brutale quasi trenta milioni di persone, non deve permettersi di discettare tra profughi, che scappano dalle guerre , e migranti che fuggono per motivi di povertà , quando sappiamo tutti benissimo che non solo nell' area Mediterranea , ma anche nelle sue estreme propaggini, dal Medio oriente all' Africa del Sahel , questi motivi si intrecciano e si sovrappongono.
E che in questa grande migrazione globale nella sola area Mediterranea sono coinvolte oltre 170 milioni di persone, e - considerando l' africa Subsahariana- questa cifra cresce di altri 800 milioni di persone !
Ma questo quadro non puo' essere modificato se non abbattendo quelle politiche di rapina economica, di sottomissione politica, di devastazione ambientale, di interventismo militare che le grandi potenze , le lobbies economiche stanno attuando, e le cui conseguenze ora toccano da vicino anche noi.

Ieri ci siamo fatti carico, con estremo realismo anche di questa epocale criticità , ma abbiamo anche ribadito che proprio in conseguenza di ciò : “LA NOSTRA EUROPA NON HA CONFINI .SIAMO TUTTI CLANDESTINI”.



Le nostre richieste, quelle per cui a Trieste, a Gorizia a Pordenone ed in tutta Italia abbiamo sfilato accanto ai migranti, per un'altra Europa , e per cui va dato seguito , dopo il buon esito delle manifestazioni di ieri , sono:
La certezza di corridoi umanitari sicuri per vittime di guerre, catastrofi e dittature ; una accoglienza degna e rispettosa per tutti ; la chiusura e lo smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti;la creazione di un vero sistema unico di asilo in Europa, superando il regolamento di Dublino.

In Piazza Unità è stato quindi letto l' appello della marcia , lo slogan che appariva sullo striscione che stava in testa al corteo “ DIRITTO ALL' ACCOGLIENZA, DIRITTO ALLA VITA” è stato quindi letto nelle tante lingue dei partecipanti, dei migranti in corteo: pashtum ,arabo, urdu, spagnolo .
E poi sono stati letti i nomi delle Associazioni ed organizzazioni che hanno promosso ed organizzato l' evento : ACCRI( Associazione di Cooperazione Cristiana Internazionale), l' ARCI Nuova e l' ARCI Servizio civile, l' APCS/AET( Associazione Politica per la Costituente della Sinistra/AltraEuropa con Tsipras), l' Associazione Centro delle Culture , l' Associazione S/paesati, YA Basta, l' Associazione Senza Confini/Brez Meja;La Casa delle Culture, il circolo del manifesto “Raffaele Dovenna”,il Circolo “Tina Modotti”, Il Circolo Verdazzurro di LegAmbiente , Il Comitato Danilo Dolci,il Comitato Donne Trieste, il Comitato Srebrenica 1995-2015, la Comunità di San Martino al campo, la Comunità Senegalese, la Consulta degli Immigrati del comune di trieste, l' ICS ( Consorzio Italiano di Solidarietà), L' Associazione “Mondo Senza Guerre / Senza Violenza”, il “ MOSAICO per un comune Avvenire” , la Palestra Popolare “Mamadou Sy”, la NCCdL CGIL, l' associazione “ Salaam/ragazzi dell' olivo”; il Tavolo della Pace, il PD, il PcdI,il PRC,SEL , l' UDS( Unione degli Studenti)

La mobilitazione , infine continua:

Sabato 12 settembre 2015 per Kobane, in solidarietà al popolo curdo che resiste contro l' ISIS e gli attacchi dei turchi. Ci si trova alle ore 16 in Piazza della Borsa

Venerdi 18 settembre alle ore 17 in piazza Unità per ricordare la funesta ricorrenza della proclamazione, in quella nostra piazza , delle leggi razziali, volute dal fascismo e da Mussolini.

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