domenica 6 settembre 2015

VENERDI 4 SETTEMBRE ALLA LOVAT di TRIESTE PRESENTAZIONE DEL LIBRO "NELLE MANI DEI MERCATI"



E' STATA UNA INIZIATIVA PARTECIPATA E RIUSCITA QUELLA DI VENERDI 4 SETTEMBRE ALLA LOVAT di TRIESTE.
PRESENTAZIONE DEL LIBRO " NELLE MANI DEI MERCATI-Perchè il TTIP va fermato" scritto da Alberto Zoratti; Marco Bersani e Monica Di Sisto"

Organizzazione dell' evento curata dal Circolo del Manifesto"Raffaele Dovenna"e dall' Associazione Politica per la Costituente della Sinistra
con il contributo e l' ospitalità della Libreria Lovat.


BIlancio finale dell' iniziativa : 26 libri venduti, 35 opuscoli del' APCS  distribuiti ai partecipanti ,  ed una cinquantina di volantini di STOPTTIPItalia; 10 euro di contributi per gadget, 24 sottoscrizioni all' appello per costituire un Comitato NOTTIP a Trieste( questa era la quarta  iniziativa sull' argomento ). ABBIAMO GETTATO LE BASI PER LA COSTITUZIONE DI UN COMITATO NOTTIP A TRIESTE .



Per quasi un 'ora la descrizione di quanto sta accadendo intorno al trattato che si discute in sede europa , nel piu' completo  oscuramento dell' informazione sulle trattaive e sui termini che tale trattato prevede ,è stata narrata da Monica di Sisto che ha illustrato non solo  alcuni capitoli del libro dove sono state raccolte, incasellate,analizzate quante piu' informazioni possibili sull'argomento, ma che ha anche raccontato , a partire dalla insurrezione popolare di Seattle nel 1999 le tappe di avvicinamento alla finanziarizzazione dell' economia, che l' offensiva neoliberista ha saputo costruire e tradurre contro i popoli del mondo in politiche di impoverimento e disuguaglianza sociale che oggi stanno provocando la crisi di civiltà in cui ci troviamo, intaccando la coesione sociale e frantumando l' autodeterminazione e la sovranità politica di molti paesi .
 
E come proprio adesso gli interessi delle grandi corporations risultino essere , con piu' determinazione che mai indirizzati  a conseguire uno storico risultato: la creazione di uno spazio politico euroatlantico , di mercato ma anche di piena assolutizzazione e controllo , regolato dalle politiche leoliberiste    proprio utilizzando l' arma del cosiddetto "PARTENARIATO TRANSATLANTICO PER IL COMMERCIO E GLI INVESTIMENTI" , per cui premono per una sua piu' rapida approvazione diversi attori e soggetti politico/finanziari , espressione delle elites al vertice del capitalismo globalizzato.
Non si tratta di un complotto , nè di rocambolesche anche se coordinate mosse tattiche, che esulano dal normale clichè diplomatico storicamente impiegato dalle diplomazie politico economiche e dalla dinamica del rapporto tra stati, tanto piu' se il fine cui si tende none  tanto quello di   abbattere i dazi e le tariffe delle merci, quanto i diritti e le tutele di cittadini e consumatori, nonchè', come conseguenza,  la democrazia dei governi e la sovranità degli stati. 
Ma è questo il futuro che ci aspetta se il TTIP non viene fermato.
L' impatto dell' ISDS( Investor- State Dispute Settlement) , cio' di un tribunale sovranazionale espressione di un  meccanismo di risoluzione delle controversie tra investitori e stato , chiamato a pronunciarsi e dunque a dirimere su fatti concreti che riguardano , da un lato i profitti delle imprese,  dall' altro gli interessi ed i diritti dei cittadini,e dunque  dei lavoratori e dei consumatori, non potrebbe essere piu' devastante per questi ultimi vista la prepotenza, , il potere, il rapporto di forza oggi esistente tra impresa e lavoro,tra economia e politica,tra solidarietà e competizione,
per cui se questo trattato venisse approvato nessuno di noi sarebbe piu' al sicuro.
SE FOSSE APPROVATO IL TTIP:
-nell settore agroalimentare sarebbero estromessi dal mercato centinaia di migliaia di produttori; secondo il parlamento Europeo l' import di prodotti alimentari a basso costo aumenterebbe del 118%, sul versante della qualità del cibo sarebbe permesso l' utilizzo di molti pesticidi oggi banditi in Europa e la possibile importazione di OGM;il mercato estero si rafforzerebbe a detrimento delle nostre 371 specialità riconosciute, che non avrebbero piu' alcuna tutela , assisteremmo all' exploit di marchi contraffatti ed ingannevoli; il TTIP infine farebbe da apripista ad un altro accordo parallelo, il TISA, il Trattato sul commercio nei SERVIZI, favorendo o imponendo  la privatizzazione dei servizi pubblici, che finirebbero sul mercato. Infine il TTIP indebolirebbe le leggi di protezione ambientale e sanitaria nel comparto chimico e/o di lotta per contenere gli effetti del cambiamento climatico.

Comunque su iniziativa dell' APCS è stato presentato mesi fa in consiglio Comunale, dal consigliere di SEL Marino Sossi , una mozione che il 30 marzo scorso è stata approvata, a maggioranza,  ed in cui  si invitava   le istituzioni a fare la loro parte in questa battaglia , a pronunciarsi contro il TTIP, a difendere i  cittadini, a tutelare le imprese locali che producono e realizzano anche qui sul territorio  prodotti di qualità ( alimentare, agroalimentare, settore vitivinicolo, zootecnico, artigianato, etc), a difendere le etichette, i marchi DOC, DOP, etc. che la liberalizzazione selvaggia prevista dal TTIP cancellerebbe.

Ora è bene sapere che quella mozione nell' esprimere il proprio totale dissenso nei confronti del Partenariato transatlantico su commercio e investimenti(TTIP), di conseguenza impegnava il sindaco e la giunta  ad intraprendere tutte le azioni di pressione di propria competenza volte a promuovere il ritiro da parte del governo italiano, nell' ambito del Consiglio europeo, del TTTIP e in subordine la sua non approvazione da parte del Parlamento Europeo; a promuovere presso i cittadini del nostro territorio e presso tutti gli altri enti locali, azioni di sensibilizzazione e mobilitazione contro il TTIP, in quanto in questo Trattato viene leso tra gli altri il principio costituzionale di sovranità delle autonomie locali , quindi la mozione impegnava il sindaco e la giunta ad inviare la presente deliberazione all' ANCI, al consiglio regionale, al consiglio dei ministri, al parlamento Italiano ed Europeo e alla Commissione Europea.

Ecco quindi cosa sarà possibile fare per le GIORNATE DI MOBILITAZIONE NAZIONALE ED EUROPEA CONTRO IL TTIP qui a TRIESTE:

- innanzitutto chiederemo  quanto prima di sapere, al sindaco ed alla Giunta ,  se e quando tale risoluzione sia stata inviata ai destinatari di cui sopra, perchè' è nostra intenzione rapportarci con gli altri COMITATI NO TTIP a livello regionale per fare pressione su tutti gli enti locali , riforma o non riforma degli stessi, anche al fine di poter coinvolgere quante piu' soggettività sociali ( lavoratori, associazioni di consumatori, organizzazioni sindacali e ambientaliste)in una doverosa opera di controinformazione e denuncia sul percolo che incombe su tutti noi ;
-quindi chiederemo quali iniziative concrete il sindaco di Trieste e la Giunta Comunale intendono sviluppare, promuovere, patrocinare etc, in maniera aperta, efficiente e consapevole, sia che si tratti di iniziative di carattere istituzionale , che di "sensibilizzazione" di massa.
-Da parte nostra, alla conclusione di questo breve report della iniziativa di ieri, produrremo qualche idea,e e ci troveremo quanto prima per vedere se di questo argomento sai possibile parlare nelle scuole , in qualche realtà produttiva , promuovendo momenti di dibattito ed informazione con le associazioni dei consumatori le organizzazioni sindacali ,  sicuramente non staremo a guardare infatti  è logico che dovremo essere noi, in prima persona  a darci da fare a sollecitare e a costruire insieme proposte efficaci e coinvolgenti rivolte  a tutta la 
città.Il tempo è ora.

Marino Calcinari


P.S Il Circolo del Manifesto e l' APCS ringraziano Raffaela, Fiorenzo,Leonardo e tutti gli altri lavoratori della Lovat per la loro cortesia e collaborazione.

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