martedì 4 novembre 2014

MOZIONE DI SFIDUCIA .... a chi?


Il 13 novembre prossimo il consiglio Comunale di Trieste discuterà una mozione di sfiducia con cui la destra vorrebbe rimuovere l'attuale Presidente del Consiglio Comunale dalla sua carica.

Iztok Furlanic, già giornalista del Primorski Dnevnik e a suo tempo segretario del Partito della Rifondazione Comunista, è stato messo sotto accusa dalla destra per aver espresso le proprie opinioni nel merito della Liberazione di Trieste, città italiana che, con tutto il suo entroterra, era stata annessa nel 1943 al Reich tedesco.


Ovviamente non si tratta di una questione storiografica dibattuta e controversa, poichè in tal caso altre sarebbero state, e sono, le sedi, le motivazioni, gli strumenti per discuterne; ne conveniamo con quanti auspicano una riflessione più compiuta per approfondire alcuni temi oggi rimossi di quella vicenda, e delle altre  che cronologicamente seguirono e che ancor oggi dividono la città.

Ma il problema è politico: non è infatti nel merito del confronto storico o della lettura che ne fa la destra - sulle vicende postbelliche della città - che si è creato "il" caso, ma su quello del ruolo e delle competenze di una istituzione democratica, ed in senso lato per veicolare strumentalmente un attacco politico contro le istituzioni e lo stesso assetto della giunta che governa la città, tanto piu' se rappresentata da un cittadino italiano di madrelingua slovena, che non nasconde la sua collocazione politica, ed anche per giustificare  agli occhi della cittadinanza, quella che è solo mera pretestuosità di una aperta critica alla libertà di opinione, cioè di un diritto costituzionale sancito dall' articolo 21 della Costituzione Repubblicana.

Ricordiamo a chi si fosse distratto, che in un paese democratico la libertà d'opinione non puo' essere censurata e lo Stato è tenuto a far rispettare le sue leggi, per cui un rappresentante delle istituzioni non può essere rimosso se non in conseguenza di un reato o di una colpa grave, per aver omesso, impedito o violato quelle norme e quei regolamenti che per legge egli è tenuto a far rispettare.

Orbene nel merito della vicenda di cui si discuterà  mercoledi 13 novembre ci sia consentito ribadire alcune cose:

Il presidente Iztok Furlanic si è sempre comportato correttamente, ed in qualità di presidente del consiglio comunale ha sempre tenuto una condotta integerrima, super partes, di piena aderenza alle leggi della Repubblica ed ai regolamenti comunali.

Non risulta che siano ascrivibili alla sua persona comportamenti, decisioni o scelte in contrasto con le leggi, le normative e le regole amministrative ed istituzionali che presiedono al ruolo che egli occupa.

Nell'esprimere piena solidarietà alla sua persona, nel riaffermare la nostra stima ed apprezzamento nei suoi confronti, proprio per l'onestà intellettuale e la trasparenza che ne hanno sempre caratterizzato  il profilo della sua condotta politica e morale, rinnoviamo la nostra fiducia e gli siamo partecipi e vicini in questo momento di grave  difficoltà.

Riteniamo altresì che la giunta comunale, per coerenza, non possa non fare propria una vicinanza collettiva ed una sollecitudine, che oltre a difendere la persona dell'attuale presidente, e con esso l' istituzione che essa rappresenta, dia ascolto e faccia proprie quelle idee, aspirazioni, ideali e valori per cui a suo tempo essa è stata votata dalla maggioranza dei cittadini.

Chiediamo e pretendiamo che la giunta di centrosinistra non conceda, nè ora nè mai, alcuna apertura di credito a quella destra che, ancora, persegue l' obiettivo del discredito delle istituzioni, dell' attacco alla democrazia ed ai suoi valori, della delegittimazione delle rappresentanze.

Se un voto di sfiducia deve essere dato non è a sinistra che si deve guardare.

Marino Calcinari
Comitato lista Tsipras
Associazione politica per la Costituente della Sinistra

3 novembre 2014

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