Vi chiediamo di firmare e diffondere per ottenere altre firme a una petizione a sostegno di Iztok Furlanič, il cui testo pubblichiamo sotto.
Per firmare andate QUI
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La
notte tra il 30 aprile e il 1 maggio del 1945 la IV Armata
dell’Esercito jugoslavo, alleato degli angloamericani, il IX Korpus
sloveno, composto anche da triestini, e forze partigiane già
presenti in città liberarono Trieste dall’occupazione nazista.
Com’è
noto, la città di Trieste, al pari di altre zone d’Europa, era al
centro di una contesa tra i due schieramenti che combattevano i
nazifascisti ma che già progettavano gli assetti politici
postbellici.
Il
12 giugno del 1945, a seguito degli accordi tra il marescialli Tito e
il generale Alexander, comandante degli Alleati in Italia, le forze
jugoslave lasciarono la città che passò sotto il controllo
militare angloamericano come zona
d'occupazione (AMGOT-Allied Military Government Occupied Territori)
che si protrasse fino al 1947.
Questi
i dati fattuali che, al pari – per esempio - della liberazione di
Berlino da parte dell’Armata rossa, non possono essere né
dimenticati né contestati e che esulano, con tutta evidenza, da
analisi storiche ed approfondimenti sugli antefatti e gli esiti di
quegli avvenimenti.
La
destra triestina e i revisionisti storici hanno da sempre
rabbiosamente presentato i “titini” solo come slavocomunisti,
occupatori illegittimi e sanguinari, negando così qualsiasi valore
alla lotta antifascista condotta, peraltro, di concerto sia con gli
Alleati che con le forze antifasciste italiane.
Nell’anno
2014 (sic!), l’Amministrazione (di centrosinistra: doppio sic!) di
Trieste accetta di accogliere una mozione presentata dal consigliere
Bandelli (ex AN) per stabilire che la liberazione della città non
era avvenuta il 1 maggio (data dell’ingresso dei partigiani) ma il
12 giugno 1945 data dell’arrivo delle truppe angloamericane.
Il
Presidente del Consiglio comunale Iztok Furlanič, che si è opposto
alla mozione, oltre che per incongruenza storica anche per incoerenza
logica (il 12 giugno rappresenta con tutta evidenza un semplice
passaggio di poteri militari), viene pesantemente attaccato
rispolverando toni ed argomenti del secolo scorso.
Il
13 di novembre il Consiglio comunale ha all’ordine del giorno una
mozione di sfiducia nei confronti di Furlanič reo di aver solamente
ribadito un fatto storico incontrovertibile.
Chiediamo
a tutte le persone democratiche di firmare questa petizione a
sostegno di Iztok Furlanič e di censura nei confronti di una classe
politica che, a fronte delle gravi e più pressanti emergenze
cittadine, si balocca con rivisitazioni storiche quantomeno
opinabili.
TriestexTsipras
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