mercoledì 1 aprile 2015

Report - Assemblea cittadina indetta dal Comitato LIP


Lunedì 30 marzo, nella sala del Cinema Teatro dei Fabbri, si è tenuta una partecipata assemblea cittadina indetta dal Comitato di Trieste a sostegno della Legge di Iniziativa Popolare (LIP) “per la Buona Scuola per la Repubblica"


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Nella relazione introduttiva sono stati evidenziati i pericoli contenuti nel ddl del Governo della cosiddetta "Buona Scuola": non risolve il problema del personale precario (la cui assunzione andrebbe attuata con  un decreto stralcio) e invece mette in gioco la democrazia nella scuola, esautorando gli Organi Collegiali che diventano organi puramente consultivi, affidando al dirigente scolastico pieni poteri (in materia di assunzioni, allontanamento del personale, didattica, organizzazione del lavoro), introducendo finanziamenti privati per tutte le istituzioni scolastiche del sistema nazionale, mettendo così da un lato la scuola pubblica alla mercé del maggior investitore come le scuole private, dall'altro creando di fatto una scuola classista (scuole di serie a, con famiglie in grado di dare contributi sostanziosi, e serie b).


Il Disegno di Legge di Iniziativa Popolare “per la Buona Scuola per la Repubblica" (LIP) è l'unico argine a questa frammentazione e distruzione della scuola statale, e in questo senso si sono espressi tutti gli intervenuti.






L'ampio dibattito si è concluso con diverse indicazioni operative e con questo documento approvato all'unanimità:

L'assemblea indetta dal Comitato a sostegno alla Legge di iniziativa popolare “per la Buona Scuola per la Repubblica” esprime il proprio appoggio a tutte le forme di mobilitazione che si svolgeranno nel Paese per contrastare democraticamente l’ennesima deriva autoritaria che il Governo sta perseguendo: quella del disegno di legge che - in tempi strettissimi e con una serie di pericolosissime deleghe in bianco - minaccia di minare definitivamente la Scuola della Costituzione.  Un progetto di scuola che individua nella sostanziale applicazione del Jobs Act ai nuovi assunti, nella centralità autoritaria del ruolo del dirigente scolastico, nell’intervento dei privati e negli sgravi a vantaggio delle scuole paritarie i punti di forza di un’ideologia tesa a frantumare il modello laico, inclusivo, democratico e pluralista di questa istituzione dello Stato, depotenziando pericolosamente i principi della libertà di insegnamento e dell’unitarietà del sistema scolastico nazionale, garanzie di democrazia.


Il Comitato  


a) esprime un netto  rifiuto al ricatto di condizionare la rapida e necessaria assunzione dei precari alla rapida approvazione dell’intero DdL

b) rivolge un appello ai parlamentari a farsi interpreti di questa esigenza e nello stesso tempo di chiedere nel confronto parlamentare sia portata la LIP, già presentata nei due rami del Parlamento e non solo firmata da oltre 100 mila elettori, ma nella consultazione sulla proposta governativa nelle scuole dove è stata discussa, approvata in alternativa alla proposta del Governo.

c) auspica infine che sia quanto prima possibile giungere  alla proclamazione di una giornata di lotta del tutto unitaria, in grado di costituire la risposta non solo necessaria ma più forte possibile alla gravità dell’attacco alla scuola pubblica statale.

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