sabato 30 agosto 2014

Sulla cosiddetta riforma della sanità regionale

il nostro punto di vista sulla cosiddetta riforma  della sanità regionale che la Giunta Serracchiani sta cercando di far passare - Marino Calcinari

Da Michele Negro
Lettera a Forum Salute Mentale FVG su riforma sanitaria reg.: intervento incontro 1 settembre
Alle amiche e agli amici del Forum SM FVG; all'attenzione di Roberto Mezzina
  
Come voi tutte/i sapete sta iniziando il percorso di discussione e successivo varo in Consiglio Regionale di una nuova norma per la sanità regionale sulla base di un corposo testo presentato dalla Giunta (ddl n. 59) e di due testi (ddl n.60 e 61) depositati da consiglieri di opposizione.
Sappiamo anche che il Forum si riunirà il prossimo 1 settembre primo pomeriggio a Trieste: condividendo molte delle osservazioni e preoccupazioni contenute nella lettera di convocazione dell'incontro avremmo voluto parteciparvi e dare un contributo di analisi e proposta ma conoscendo la data dello stesso solo da pochissimo non ci è possibile parteciparvi.
Voglio comunque inviare, almeno come contributo persoanle anche se discusso con altre/i,  alcuni brevi note che spero possano venire lette nel corso dell'incontro del 1 settembre:
1) credo inutile  ogni commento sui due tesi delle opposizioni sia per la limitatezza dell'impianto complessivo, che testimonia la strumentalità con cui sono stati presentati, sia per la riproposizione di vecchie e sbagliate scelte organizzatrici accentratrici della precedente legge di riordino approvata  nella precedente legislatura e per fortuna abrogata in quella vigente, a dicembre dello scorso anno;
2) si notano preoccupanti differenze dal primo testo varato dalla Giunta a quello presentato in Consiglio: ogni riferimento temporale all'avvio dei nuovi servizi  distrettuali (art.20), anche se troppo lungho-entro 31/12/2016-, è stato cancellato e così pure nello stesso articolo la previsione di un preciso e importante riferimento di orario (12 h su 6 g.) per la medicina di gruppo è letteralmente scomparso. Ci dobbiamo chiedere come mai nell'arco di un ferragosto la scelte di far partire con tempi certi i nuovi servizi territoriali sia stata cancellata. A chi giova tutto ciò? Quindi dal 1 gennaio 2015, cioè SUBITO, partiranno sia le nuove organizzazioni sanitarie sia l'applicazione degli standard quantitativi previstl dal "Balduzzi" (non sarebbe obbligatorio nella nostra Regione con SSR) e conseguentemente il taglio di numerosi posti letto arrivando subito ai 3 posti letto per abitante. Il tutto mentre si "promette" una nuova e articolata sanità territoriale che però sappiamo ora la Regione non avere nè tempi, nè denari nè personale per partire con il rischio serissimo che resti sulla carta;
3) alcuni Servizi come quello che voi sostenete vedono anche qui una loro previsione ma solo "cartacea": c'è infatti all'art. 22 il confermato Dipartimento, diventato "strutturale", di Salute Mentale ma le cui articolazioni territoriali (CSM) e quelle di assistenza ospedaliera (SPDC) sono regolate dai Distretti, i primi, e dall'Ospedale, i secondi. La problematicità di questa nuova articolazione si evidenzia anche dal fatto che il responsabile del Dipartmento faccia riferimento per le sue "funzioni struttuali" non alla Direzione dei nuovi Enti di assistenza sanitaria ma solo ai responsabili di distretto o degli ospedali, con tutto ciò che ciò vorrà significare;
4) nell'articolato della legge c'è,  inoltre, la previsione di 4 tipologie di Strutture Intermedie, art. 26, e nella prima di queste, attivate nella rete dei servizi distrettuali, si parla di RSA destinate ad offrire assistenza continuativa ad elevato contenuto sanitario e prevalente indirizzo riabilitativo associando pazienti anziani non autosufficienti con soggetti affetti da handicap fisico e psichico: oltre a rilevare la persistenza di vecchie definizioni pseudoscientifiche (soggetti affetti da handicap fisico e psichico) si nota come ci sia il tentativo di reintrodurre cronicari dove accorpare realtà diversissime finendo per privilegiare l'aspetto della contenzione rispetto alla vera riabilitazione. Pensiamo a questo punto cosa vorrà dire la riabilitazione dei per fortuna pochi trattenuti regionali negli OPG e cioè l'inglobamento in strutture omnicomprensive che diverranno cronicario finale di anziani con gravi patologie, persone disabili gravemente non autosufficenti o affette da consistente disagio mentale. Insomma così in questa Regione di frontiera per l'innovazione in psichiatria si torna in poche settimane indietro di decine di anni...;
5) Sia nelle articolazioni funzionali del Distretto (art. 19 comma 12) sia in quelle ospedaliere (art.22) c'è una preoccupante accorpamento dell'area del disagio infantile e adolescenziale con quello adulto mentre dovrebbe essere l'area materno infatile a farsi carico di questa realtà.
Queste possono essere le principali osservazioni che si possono qui e ora evidenziare ma in realtà ci sono altri punti che finiscono per deteriorare un impianto della legge che nei principi e nelle  linee guida, oltre che negli intenti dichiarati dalla Giunta e scritti nella relazioni introduttiva non solo sono condivisibili ma avrebbero permesso, se correttamente e conseguentemente applicati, di fare un notevole e importante salto in avanti nella definizione di un sistema sanitario pubblico veramente innovativo per la salute delle e dei cittadini.
Occorrerà intanto nella fase delle audizioni in Commissione evidenziare tali gravi previsioni e/o modifiche ma soprattutto battersi allargando il fronte a Comitati territoriali, Associazioni e gruppi di cittadine/i per chiedere sensibili modifiche al testo del ddl 59 con confronto serrato con le forze politiche e sociali.
In questo senso auspichiamo la possibilità di un confronto tra di noi: siamo disponibili a  un incontro anche pubblico tra i Comitati provinciali e regionale FVG  che fanno riferimento alla lista "L'Altra Europa con Tsipras" e il Forum regionale sulla Salute Mentale fin dai primi giorni di settembre.
Michele Negro
membro della Commissione sanità del Coordinamento regionale "LAltra Europa con Tsipras"
tel 3384475550, mail michele-negro@libero.it

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