lunedì 20 ottobre 2014

Vicenda COOP: Comunicato Stampa


 COOPCRACK ?!   E poi non dite che non c'erano le avvisaglie..

    Non stupisce quanto sta accadendo alle COOP , a suo tempo ne avevamo parlato (e scritto) e traccia del nostro intervento è ancora riscontrabile in rete, sul sito del circolo del Manifesto di Trieste,

              Vedi : 2013/12/23/sullo-sciopero-coop/

allorquando alcuni di noi scesero in piazza con i lavoratori e le lavoratrici minacciate di licenziamento (già, proprio cosi.. le Cooperative Operaie intendevano  licenziare chi, per legge  avrebbero dovuto  tutelare! come scritto nell'  ARTICOLO 45 della Costituzione Repubblicana) ed a cui, in questa fase ancora piu' difficile per il loro futuro , rinnoviamo la nostra solidarietà.

    Ma dalle indagini della magistratura triestina sembra emergere un quadro ancora piu' fosco e preoccupante.

    Lungi da noi voler fare allarmismi, ma il richiamo ad una precedente grave vicenda, quella della PARMALAT, non sembra inappropriato,e dovrebbe pure suggerirci qualcosa.

    Se ciò non fosse  forse, allora sarebbe  il caso di dire che, fatalmente si è perduta memoria di cosa voglia dire oggi avere a che fare con la finanza, il mercato, le speculazioni, l' arricchimento facile,  mentre si continuano a perseguitare i " soliti noti", cioè i poveri cristi, si mancizzano i lavoratori con 80 euro - mentre si sottrae loro  lo stato sociale, -  si condanna tutti alla precarietà a vita e a tirare la cinghia fino a 67 anni. 
    (Ma, contro questo futuro da incubo, andremo tutti a Roma il 25 ottobre.)

    Ora, del caso Parmalat, val bene ricordare  che  il crac fu di 14 miliardi di euro  e coinvolse  32mila risparmiatori, i reati erano quelli di associazione a delinquere, bancarotta fraudolenta, falso in comunicazioni , aggiotaggio...e che però i cittadini  si organizzarono da subito e dopo una lunga battaglia ottennero un parziale successo, riottennero qualcosa  come 100 milioni di euro, costituendosi parte civile contro Tanzi ed i vertici dell'impresa!

    A Trieste di quali cifre parliamo? Con quale scenario vogliamo misurarci?
    Lasciamo a fare tutto le istituzioni ?

    Noi suggeriamo a quanti hanno versato soldi alle COOP a costituirsi da subito in associazione o comitato, esigere da chi c'è al vertice e nelle società collegate, azzeramento o meno,  chiarezza su fondi e risparmi, quindi invitiamo  clienti e cittadini ad organizzare,  assieme , una giornata di solidarietà militante e di mobilitazione davanti ad ogni centro e rivendita COOP.

    Ricordando che in ogni caso il salvataggio dell' impresa non puo' avvenire a spese  dei lavoratori, dei cittadini , dei clienti, fino a prova contraria del tutto innocenti e inconsapevoli.

    I silenzi, le complicità, le malversazioni, riteniamo stiano altrove.

    PRIMA LE PERSONE, poi le imprese ed i profitti, prima i posti di lavoro, dopo le poltrone.

    Marino Calcinari
    socio COOP 
    Comitato Territoriale di Trieste per "L'altra Europa con Tsipras"
    APSC (Associazione Politica per la Costituente della Sinistra)
     

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