giovedì 22 gennaio 2015

Trieste per Tsipras chiama ΣΥΡΙΖΑ, Ιωάννινα

“ LA VITA DEVE VINCERE.
STIAMO CAMBIANDO IL PAESAGGIO.
IL DIRITTO E' NOSTRO!
( da un manifesto elettorale di SYRIZA , 2014)

L 'associazione politica per la costituente della Sinistra "Trieste per Tsipras", in sostegno a Syriza ed alla lotta di resistenza del popolo greco contro le politiche della troika, in vista del prossimo voto alle elezioni politiche che si terranno domenica 25 gennaio, ha organizzato ieri , 21 gennaio un collegamento in televideoconferenza fra il Caffè S.Marco e la sede di Syriza a Ioannina, nell' Epiro.



Il collegamento è stato curato per la parte tecnica da Giacomo, Lino, Jacopo, per la logistica ringraziamo Loriana ed i gestori del caffè San Marco, per la traduzione simultanea del dialogo a distanza, encomiabile è stato il ruolo di Alexis.

                                                                                    (credits: Google Map)

La sintesi che segue riporta, oltre ad una sintesi del dialogo e delle domande che alcuni di noi hanno posto ai compagni greci anche alcune nostre considerazioni ed elementi di conoscenza dell'attuale realtà sociopolitica di quel paese.




Ho seminato un seme prezioso, sta giungendo l' ora in cui il mio paese mieterà i suoi gloriosi frutti

 sono versi di un poeta greco, Rigas Feraios , catturato in seguito ad una delazione a Trieste dalla polizia austriaca nel 1797 , e poi consegnato alla Sublime Porta che lo fece impiccare, per cospirazione, nel 1798.

Altri versi , dell' Inno alla Libertà di Dionisios Solomos , che sono stati letti, come primo saluto ed introduzione all' incontro, che rimandano alla lotta per l' indipendenza contro la Turcocrazia, oggi rendono attuale l' uguale impegno di quel popolo contro l' Eurocrazia Neoliberista, contro i suoi rappresentanti ed apologeti .

Trieste, che ha un secolare rapporto di affinità e di vicinanza con le vicende politiche del popolo greco, ha manifestato quindi, con il limitato ed umile tramite della nostra organizzazione, il proprio sostegno alla prova politica che oggi i compagni e le compagne di Syriza stanno sostenendo.

Il collegamento è iniziato quasi puntualmente , anzi un po' prima delle 17.30 ( in Grecia sono le 18.30) con i compagni di Syriza che salutano dalla loro sede, lieti di sapere che vi sia chi segue da vicino le loro vicende, e come nel nostro paese esista e stia prendendo forma una organizzazione politica dedicata al loro leader e improntata a quella dimensione di aggregazione politica che è anche - per loro -aggregazione sociale.

SYRIZA si autodenomina infatti Coalizione della Sinistra Radicale e Fronte Sociale Unitario , essendo una aggregazione politica e sociale composta da piu' raggruppamenti e forze politiche:
SYNASPISMOS ( ex KKE interno); AKOA ( Sinistra Innovatrice comunista ecologista); XEKINIMA ( formazione trotzkista); KOE ( Organizzazione comunista di Grecia ); DIKKI (Movimento dei socialisti democratici)  APO ( Gruppo Politico Anticapitalista ); Oikologiki Parembasi (“intervento ecologico”); Energoi Polites (“Cittadini Attivi”); KOKKINO (“Rosso”- gruppo trotzkista); KEDA (Movimento per l' unità d' azione della Sinistra); Rizospastiki (radicali), etc

Tramite i contatti in loco, con Eleni e Tomas , sorridenti e curiosi di questo scambio di idee e dialogo in rete , veniamo a sapere alcune cose importanti, che qui riferiamo:

Innanzitutto la convinzione di aver già vinto, difatto essi stanno già festeggiando la vittoria! Sono strasicuri che Syriza vincerà e l' unica incertezza rimane sulla percentuale di voti che raccoglieranno, ma laddove questa percentuale fosse superiore al 35 % potrebbero, avendo riportato la maggioranza assoluta , col premio di maggioranza previsto dall' attuale legge elettorale, governare da soli. Non temono brogli o alte forme di distrazione del voto.

Ed è questo l' obiettivo per cui oggi lavorano, conquistare un sempre piu' largo margine di consenso!
Il problema delle alleanze è più sentito, poiché se questo risultato non venisse raggiunto, allora si porrebbe il dilemma della trattativa e del confronto per poter governare con altri .

In questo caso il programma di Siriza, potrebbe subire alterazioni o cambiamenti, perchè un eventuale condizionamento interno , unito al fuoco di fila di sbarramento che la Germania sta facendo in questi giorni contro Tsipras, potrebbe indebolire la compattezza interna di Syriza.
Dunque, pur non consentendo - come Tsipras ha piu' volte confermato dopo Salonicco - nessun cambiamento sostanziale all' impostazione originaria del programma , anche se si avverasse tale ipotesi, resta il fatto che vi sarebbero problemi per garantire la necessaria solidità dell' avvio di un processo di trasformazione e rinascita del paese, avendo ad esempio, il KKE rifiutato ogni confronto o apparentamento con Siriza.

Riportiamo di seguito una breve SINTESI del PROGRAMMA DI SALONICCO che enuclea quattro obbiettivi fondamentali :


  •  affrontare la crisi umanitaria ( in Grecia c'è una emergenza sociale vastissima);
  •  riavviare l' economia attraverso la giustizia fiscale;
  •  un New Deal per l'occupazione; 
  •  trasformare il sistema politico e rafforzare la democrazia .

Questo programma inoltre si fonda inoltre su altri quattro punti fermi :


  • Nessuna concessione ai populisti; 
  • dialogo a sinistra ( Tsipras sin qui ha parlato alle persone e si è rivolto esclusivamente alla SINISTRA ( KKE, ANTARSYA, DIMAR, etc); 
  • nessuna uscita dall' euro; 
  • cambiare le regole dell' UE .

In GRECIA si è verificata una emergenza umanitaria - per appianare i 240mld di euro ricevuti la Grecia ha dovuto privatizzare, cioè svendere quasi tutto del proprio patrimonio pubblico - inoltre poco tempo fa 11 multinazionali sono arrivate a chiedere al governo Samaras una legge ad hoc che stabilisse forti riduzioni degli stipendi minimi anche su contratti di part-time , sino a 250 euro al mese! Con la disoccupazione al 27% , ovviamente tutto è consentito.

A questo attacco il popolo ellenico ha risposto con la lotta e pratiche innovative di solidarietà militante.
Ci sono stati 17 scioperi , sia generali che di varie categorie negli ultimi sei anni, l' ultimo a memoria di chi scrive quello degli elettrici contro l' aumento delle tariffe il luglio scorso. E poi manifestazioni, cortei, presidii.

E la Grecia non si è richiusa in se stessa, non si è limitata a difendersi, ha seminato i semi della rivolta e dell' opposizione alla troika, in tutta Europa :

In Francia dove il governo “ socialista”ha aumentato la pressione fiscale, e la disoccupazione è al 12 %, ; in Portogallo dove il governo di larghe intese ha tagliato da tempo tutti i servizi pubblici nonostante L' Alta Corte si fosse opposta , ritenendo quelle misure apertamente incostituzionali ; in Spagna dove un altro governo di larghe intese ha mantenuto inalterato il tasso di disoccupazione e sempre piu' base le prospettive di rientro dal debito ma ha cosi' “ lanciato “ la crescita di massa PODEMOS.

Oggi , in netta controtendenza, poiché costruita fuori e contro il fallimento delle socialdemocrazie il Programma di Syriza si presenta dunque come l' esempio per antonomasia , di aperta sfida alle politiche della troika e del neoliberismo imperante.

Risolvere l' emergenza umanitaria provocata dalle politiche neoliberiste significherà reperire ed investire nei primi mesi di governo almeno 2 mld di euro per garantire lo standard di sopravvivenza:
  • elettricità per 300mila nuclei familiari;
  • sussidi pasto per 300mila famiglie senza reddito
  • programma di garanzia abitativa;
  • restituzione della 13 mensilità ai pensionati con pensioni di meno di 700 euro;
  • assistenza medica e farmaceutica gratuita per disoccupati
  • facilitazioni per il riscaldamento
  • tessera speciale per il trasporto pubblico a disoccupati e “incapienti”
  • ripristino del salario minimo a 751 euro .

E questo solo come prime misure immediate di “ contenimento della crisi” ; a seguire verrà il piano Nazionale per l' occupazione per cui serviranno 3 mld di euro , un PIANO BIENNALE in tutti i settori – privato, pubblico. sociale- il cui obiettivo sono la realizzazione di 300mila posti di lavoro.

Le caratteristiche: restituzione di un quadro legislativo di tutela del lavoro; la riaffermazione dei CCNL; l' abolizione delle norme che consentono licenziamenti ingiustificati di massa e l' intermediazione di manodopera; contemporaneamente una politica per nuove entrate:
  • certificato di regolarità fiscale / cessazione dell' azione penale;
  • moratoria sui piccoli debitori;
  • tassazione progressiva sulle proprietà e i patrimoni
  • riduzione della soglia di imposta sui redditi annui di 12mila euro
  • misure per la riduzione del debito personale
  • istituzione di una banca pubblica di sviluppo: Questo è un piano “ minimo” non negoziabile per affrontare la crisi umanitaria e il costo fiscale dell' eliminazione delle ingiuste tassazioni . Il costo è tra gli 11 ed i 12 miliardi

Tutto cio' in un quadro di coerenza con le richieste che verranno poste alla UE, il futuro governo di sinistra dovrà essere in grado di imporre una linea antitetica a quella dell' austerità , ed affrontare il problema del debito.

Ricordiamo che il debito sovrano diventa un problema reale soltanto quando raggiunge il 90% del PIL (e Maastricht aveva posto il tetto del DS al 60% del PIL); oggi in Grecia questa percentuale è del 175% ( 330 MLD) e il 70 % del debito greco è detenuto dalla troika! ( Oltre il 90% secondo alcuni economisti esso diventa irredimibile)

Per Syriza è necessaria percio' preliminarmente una soluzione di moratoria di pagamento , poi agire con una iniziativa politica sostenuta e condivisa dal paese per recuperare fondi per la crescita , e infine convincere la BCE ad acquisti diretti di obbligazioni sovrane, una conferenza europea sul debito che va rinegoziato per tutti i paesi che manifestano analoghe debolezze strutturali..infine attuare politiche di rientro.

Le istituzioni elleniche vanno quindi riformate , sottratte al controllo dei poteri forti, rese permeabili dall' immissione di piu' democrazia, e liberate dalla subalternità ai poteri forti.
Syriza propone un un piano di ricostruzione istituzionale e democratico dello Stato:
  • organizzazione regionale dello stato e istituzioni di democrazia diretta;
  • iniziativa legislativa popolare e referendum;
  • utilizzo del Fondo di stabilità finanziaria ellenico (11mld)
Qualcuno di noi interroga infine i compagni di Ioannina sul ruolo della Chiesa, che in Grecia ha un peso politico non irrilevante, ma ci rispondono che è pero' un problema “trasversale” poiché molti laici, anche di sinistra, sono credenti e nella crisi la chiesa ortodossa aiuta , come noi, la povera gente , lo ha sempre fatto da secoli. Certo se dovesse scegliere andrebbe preferibilmente a destra.


QUINDI
ora vediamo cosa succede domenica !

La riunione termina ricordando che dopo l' Assemblea di Bologna oltre 200 italiani raccolti nella “BRIGATA KALIMERA” stanno raggiungendo Atene per dare una mano in questi ultimi giorni di campagna elettorale e sperabilmente per poter festeggiare insieme la vittoria il 25 notte, e così faremo anche noi qui a Trieste!

Marino Calcinari
Associazione Politica per la Costituente della Sinistra
22 gennaio 2015




Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.