venerdì 20 febbraio 2015

raccolta firme promossa dalla FIOM CGIL di Trieste


GIOVEDI, 19 Febbraio 2015

 


E' PARTITA STAMANE alle pre 9, con un tavolino, lo striscione, le bandiere, il presidio operaio in prossimità dell' Ufficio Provinciale del Lavoro, la raccolta firme promossa dalla FIOM CGIL di Trieste volta a richiedere alle istituzioni locali sette immediati interventi a salvaguardia del lavoro, e per suscitare nuova occupazione.




  1.  Il risanamento ambientale delle zone industriali inquinate;
  2. Far intervenire la Provincia e la Regione, con azioni di tutela, per garantire la ricollocazione lavorativa di tutti i lavoratori della Sertubi,espulsi dal ciclo siderurgico locale;
  3. Consolidare e rilanciare i centri di ricerca per internazionalizzarne le attività, ed interconnetterle con attività industriali per una positiva ricaduta sul territorio;
  4. Riutilizzo del bacino 4 di Fincantieri per attività di riparazioni di grandi navi, industrializzazione delle aree ex Sertubi;
  5. Implemento della banda larga ed investimenti per l' informatica pubblica regionale ;
  6. Realizzare la Piattaforma logistica e creare nel Porto Vecchio un progetto di sviluppo organico con le attività industriali presenti;
  7. Manutenzione straordinaria del territorio e degli edifici pubblici finalizzata al risparmio energetico ed a ridurre le emissioni inquinanti di CO2.


INTERVENTO PUBBLICO, LAVORI SOCIALMENTE UTILI, PROGETTI PER UNA CITTA' ECOCOMPATIBILE, RILANCIO DEI SETTORI MANIFATTURIERI  E DELL' ATTIVITA' PRODUTTIVA, DALLA RICERCA ALLA CANTIERISTICA ED ALLA NAVALMECCANICA:

E' una vera e propria piattaforma progettuale e rivendicativa che sentiamo di dover sostenere, e che merita di essere diffusa e fatta propria, non tanto e non solo dal sindacato (..chè poi, se questa battaglia ha valenza generale perchè è partita solo dalla FIOM?) o dai partiti democratici, ma soprattutto da quanti, - dai tanti ! che, - forse troppo, disillusi nelle possibilità e nella credibilità dell' offerta politica di oggi, fatta di decreti, annunci- spot, hastag e spazzatura antidemocratica,- avrebbero maggior ragione a pretendere, finalmente dopo tante parole vuote e promesse fasulle, impegni certi, concreti, con tempi ed obiettivi verificabili, quindi appoggiandosi a basi concrete ed alla certezza di un percorso motivato e non demagogico.

Dobbiamo crederci ?
CERTO CHE SI'.

Stamane al banchetto organizzato dalla FIOM in Scala dei Cappuccini, una " Scala di Climaco" tra la CGIL e Montuzza, passando il Centro per l' impiego, molti si sono fermati a firmare, mentre i delegati e gli operai della FIOM, tra cui i cassintegrati Sertubi, spiegavano il senso della loro iniziativa.





Diceva Alexander Vecchiet, RSU in Insiel : "Che senso ha svendere una fabbrica che puo' produrre tubi di ghisa, molto migliori di quelli di plastica oggi usati in molte citta? Noi, con le competenze acquisite che ci sono, potremmo fornire una produzione di qualità su quei mercati che oggi richiedono, sempre piu' spesso, questo tipo di prodotti."

Il segretario della FIOM, Stefano Borini, è convinto che l'iniziativa prenderà piede, i tempi sono dilatati ma non lunghissimi, "tre mesi per raccogliere 5-6mila firme" e poi presentare al sindaco ed alle istituzioni questa richiesta", se no la città non puo' vivere.
Come recita il volantino che sarà distribuito in tutto questo tempo e in cui si richiede la partecipazione ed il sostegno della città.

La battaglia per il lavoro, la necessità di un intervento straordinario per salvare e creare occupazione, sono obiettivi irrinunciabili per una battaglia di civiltà.

Sulla stessa lunghezza d' onda il Comitato Nojobact, che ricorda, in un volantino che distribuiva la portavoce Silvia di Fonzo, come " il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti" di per se' non comporti alcuna garanzia per il lavoratore neoassunto, che potrà essere licenziato con motivazioni economiche in qualunque momento, e le norme sui licenziamenti collettivi non seguiranno piu' le regole di tutela per i lavoratori piu' deboli.

Siamo in un momento politico difficile, greve di incognite e di minacce che pesano sulla nostra democrazia, sulla coesione sociale del paese, sulla capacità di rinnovamento e di autoriforma delle nostre istituzioni e delle stesse articolazioni democratiche dello Stato.

Quindi è giusto riprendere il tema, la centralità che una lotta generale, com'è quella sul lavoro, in tutte le sue accezioni, necessita per contrastare il Job Act di Renzi, Poletti, e Confindustria che è un progetto politico compiuto che contempla sia la demolizione dei Contratti collettivi nazionali di categoria, la soppressione della cassa integrazione, il mantenimento della legge 30 e di quella Fornero, l' inganno mediatico del progetto "Garanzia Giovani" sia,inoltre, con la "buona scuola", lo "Sblocca Italia", la legge elettorale, la manomissione della Costituzione, la trasformazione involutiva, regressiva ed ademocratica del Paese : non sono "riforme" o "modernità", quelle di Renzi ma barbarie medievale, sudditanza attiva ai poteri forti, espressione di inciviltà giuridica e di stravolgimento reazionario della Costituzione.

L' Associazione Politica per la Costituente della Sinistra condivide ed appoggia l' iniziativa della FIOM, ed invita tutti/e a firmare ed a far firmare la petizione.

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